Ispettori del lavoro malmenati in un’azienda meccanica di Bedizzole

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(a.c.) Un brutto episodio, sintomo dell’insofferenza crescente dei lavoratori e delle aziende alle prese con difficoltà economiche, e forse anche dell’accettazione forzata delle regole, percepite come fastidioso obbligo da rispettare.

I fatti. Durante un normale controllo da parte di due ispettori del lavoro della direzione territoriale di Brescia, in un’azienda metalmeccanica di Bedizzole, un dipendente della ditta li ha prima apostrofati con mali parole, e poi strattonati a forza, fino a che uno dei due è caduto a terra. All’altro è stato tolto con violenza il tesserino di riconoscimento.

I due malcapitati ispettori, che stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro, una volta lasciata l’azienda sono stati medicati presso l’ospedale di Desenzano, mentre sul posto sono arrivati i carabinieri.

In una nota la Cgil ha commentato l’episodio: «Di certo la continua denigrazione del lavoro pubblico e della funzione pubblica, sommata all’offesa continua dei diritti dei lavoratori, diventa facile terreno di coltura per vicende come quella che stiamo stigmatizzando. Chiediamo con forza al ministero del Lavoro di supportare in ogni sede i propri dipendenti e di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale».

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1 COMMENT

  1. In molti vorrebbero non pagare tasse e contributi, ma il fatto che qualcuno, per non voler essere in regola e non volere controlli, arrivi a reagire con violenza non è ammissibile. Altrimenti arriveremo a ladri con carri armato così, nel caso arrivi la polizia, possono "difendersi&quo t;… Ci manca solo che poi quello della ditta dica che hanno cominciato gli altri ad agire con violenza e lui si è solo "difeso" . . . . .

  2. Che c’entra il lavoro pubblico? Il fatto è increscioso in sé ed e figlio dell’esasperazione e della sofferenza di molti imprenditori e lavoratori per le enormi difficoltà che vivono ogni giorno. Solidarietà agli ispettori e solidarietà a chi soffre per il lavoro, pubblico o privato che sia. Nel frattempo chi ha in mano il pallino dell’Italia traccheggia ed esclude. non è ora di pensare al Paese intero, anziché alla bottega di partito?

  3. alt Qua Qua , ci passa un abisso tra pubblico e privato e non mettiamoli sullo stesso piano , i dipendenti pubblici non li puoi licenziare nemmeno quando vengono presi con le mani nella marmellata come dimostrato piu’ volte da Striscia e peraltro la CGIL li difende sempre a prescindere dal reato .

  4. solidarietà a due bravi funzionari pubblici. Per il ns. tipetto che abbia il coraggio di andare in Germania a fare ste cose e non in un paese delle banane : Li se tocchi unn funzionario pubblico in questa maniera finisci manganellato e a vedere il sole a scacchi per qualche annoe ti fnno passare la voglia di fare l’energumeno

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