Inquinamento sansa a Monte Isola, condannato l’ex sindaco Colosio

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Era l’inizio del 2009 quando la polizia giudiziaria aveva messo sotto sequestro i terreni di un’area adiacente l’abitato di Carzano a Monte Isola. Le mosse di questa decisione erano state prese grazie ad un esposto ai Carabinieri, da parte di Legambiente del basso Sebino, che segnalava “l’erroneo smaltimento di circa 900 quintali di sansa (residuo delle olive derivante dalla loro macinatura) avvenuta nel frantoio comunale”. La sansa, che andava trattata e smaltita secondo la normativa relativa alla gestione dei nitrati, era stata infatti abbandonata a due passi dal lago in un terreno in pendenza, privo di sistemazione idraulica, e si era riversata in parte nel lago. A tre anni di distanza, è arrivato all’ex sindaco Angelo Colosio un "decreto penale di condanna", che è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta del Pubblico Ministero il 23 marzo 2012. L’ex Sindaco, ora consigliere comunale in quota Lega Nord, ha chiesto di estinguere il reato penale adempiendo ad una obbligazione amministrativa per poter trasformare l’illecito penale in illecito amministrativo, attraverso il pagamento di una somma di denaro (oblazione) pari a 13mila euro più le spese processuali. L’udienza penale era fissata per lo scorso 19 dicembre presso il Tribunale di Brescia. “ Siamo sentinelle ambientali sul territorio e vigileremo per evitare nuovi inquinamenti del lago d’Iseo e la continua urbanizzazione, che sta cementificando a ritmi forsennati il territorio. La grave sottovalutazione dei problemi ambientali da parte delle amministrazioni locali è il nostro peggior nemico” afferma Dario Balotta, presidente del circolo di Legambiente.

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