Addio sogni di gloria. L’An Brescia perde con il Partizan e saluta l’Europa

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BRESCIA-PARTIZAN 6-7 (1-2, 1-1, 3-2, 1-2)

Brescia: Del Lungo, Valentino, Presciutti 2, Legrenzi, Loncar 1, R. Calcaterra, Mammarella 1, Nora 1, Binchi, Elez 1, Giorgio, G. Fiorentini, Moratti. All. Bovo.

Partizan Belgrado: Soro, Matovic, Mandic 3, Vico 1, Subotic, Rackov 1, Cuk 2, Dedovic, Cockovic, Tanaskovic, Basara, Jokic, Vukicevic. All. Vujasinovic.

 

Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Vasileiou (Gre).

Delegato: Moliner (Spa).

Note: usciti per limite di falli Matovic (P) e Cuk (P)

Si ferma agli ottavi di finale l’avventura della AN Brescia in Champions League: il Partizan vince alla piscina di via Rodi per 7-6. Grande equilibrio in acqua, ma forse per i padroni di casa, l’aver giocato cinque gare in sole due settimane ha leggermente inciso.

Parte forte la squadra di Vujasinovic che va in vantaggio con le reti di Mandic e Cuk a pochi secondi l’una dall’altra. A 1’07 Loncar sfrutta l’espulsione temporanea di Milos e firma il primo gol bresciano.

Nella seconda ripresa è ancora il Partizan a farsi sentire: Binchi esagera al centro e per Vasileiou è rigore: Mandic non sbaglia (1-3). Passano quasi sei minuti prima di rivedere la palla in porta, complici un Soro sbalorditivo che non lascia speranze e un grande raddoppio che impedisce ogni azione dal centro, ma questa volta è il turno di Presciutti che con l’uomo in più ristabilisce il -1.

Nel terzo parziale la AN Brescia non si arrende e trova il pareggio con Mammarella da posizione cinque (3-3), ma il Partizan si ricarica e va in gol con Cuk e con Rackov dai due metri. A 5’07 Elez non sbaglia il rigore e con la rete di Presciutti termina 5-5.

Ultimo quarto ricco di tensione: Vico infila Del Lungo dalla distanza, Nora recupera in superiorità e a 2’22 il solito Mandic, così come aveva aperto la gara, chiude l’incontro (6-7).

LE INTERVISTE

Andrea Malchiodi (Presidente): <<Quseta sera abbiamo assistito ad una grande partita, ma purtroppo cinque reti da recuperare non erano poche, contando che dall’altra parte c’era una signora squadra come il Partizan. Per noi è stata comunque una bellissima esperienza che ci ha permesso di crescere. Usciamo dalla Champions a testa alta con i complimenti degli avversari e ci buttiamo a pieno nel Campionato.>>

Roberto Calcaterra (capitano): <<Noi dovevamo recuperare quattro gol e non era facile. Abbiamo perso meritatamente, non ci sono scuse, penso sia solo un fatto di energia mentale e cattiveria agonistica che dopo questo periodo concentrato credo siano un po’ mancate. Ora pensiamo al Campionato. Dobbiamo trovare le ultime energie prima della pausa e in particolare fare bene Sabato contro il Savona per mantenere i quattro punti dal Recco per non compromettere tutto quanto di buono è stato fatto sino ad ora.>>

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