Brescia, nel 2012 un aumento della partecipazione al mercato del lavoro delle donne

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Nel 2012 si registrano segnali di miglioramento nella situazione del mercato del lavoro della provincia di Brescia, pesantemente colpita negli scorsi anni dagli effetti della crisi. I dati della Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro mostrano un miglioramento del tasso di occupazione, che si attesta al 62,1% (vs il 64,7% regionale) superiore di 0,6pp rispetto al 2011, corrispondente a quasi 4mila occupati in più. L’aumento dell’occupazione è totalmente ascrivibile alla componente femminile che aumenta del 6,1% (12mila occupate in più rispetto al 2011) mentre si contrae del 2,5% l’occupazione maschile. Il tasso di occupazione femminile sale così al 50,3% (+2,9pp) mentre quello maschile scende al 73,3% (-1,7pp). L’aumento dell’occupazione si associa ad una crescita (+1pp) del tasso di disoccupazione, sebbene sia tra le più basse registrate a livello regionale (+1,7pp).

Cresce sia la disoccupazione maschile che sale al 4,8% (+0,04pp) sia quella femminile che si attesta al 9,7% (+1,6pp). Il tasso di disoccupazione complessivo raggiunge il 6,8%, un valore più contenuto del 7,5% lombardo. Il numero di disoccupati è pari a 38mila unità (+19%), con un aumento del numero di disoccupati uomini del 7,3% a fronte del 29,1% femminile. Se da un lato l’aumento della disoccupazione è certamente dovuta alla perdita dei posti di lavoro, dall’altro nel corso del 2012 si è registrato un aumento della partecipazione al mercato del lavoro delle donne, che prima non cercavano “attivamente” un’occupazione ma si trovano ora nella necessità di lavorare per sostenere il reddito familiare indebolito dall’andamento delle retribuzioni reali, dalle politiche fiscali e dalle incerte prospettive economiche. Il tasso di attività femminile sale infatti al 55,8% (+4,2pp) mentre quello maschile si riduce di 1,5pp, probabilmente per via un effetto scoraggiamento legato alle difficoltà a reperire una occupazione. Complessivamente il tasso di attività della provincia di Brescia è pari al 66,6% (+1,2pp dal 2011).

Tuttavia, nel IV trimestre 2012 i dell’Indagine Congiunturale Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia rivelano saldi e trend negativi in tutti i comparti, ad eccezione dei servizi dove il saldo è positivo, presumibilmente per il consueto picco di attività a fine anno. Il peggioramento dell’economia registrato nel corso del 2012 e l’incertezza per gli andamenti futuri si ripercuotono sulle prospettive occupazionali degli imprenditori che rimangono negative in tutti i comparti.

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