Endoscopio tridimensionale, una tecnologia all’avanguardia donata agli Spedali Civili dal Credito Cooperativo di Brescia

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Lo scorso 21 marzo, nela sede amministrativa del Credito Cooperativo di Brescia di Nave, il Presidente Ennio Zani ha consegnato nelle mani del Prof. Marco Maria Fontanella e del Prof. Piero Nicolai – a nome di tutti i Soci della Banca Credito Cooperativo di Brescia – un’elargizione di 135.000 euro finalizzata all’acquisto di un endoscopio tridimensionale. Lo strumento sarà impiegato nei reparti di Neurochirurgia e Otorinolaringoiatria degli Spedali Civili di Brescia per l’esecuzione di interventi particolarmente complessi ed innovativi.

 

Già da anni agli Spedali Civili è attiva una stretta collaborazione tra l’Otorinolaringoiatria diretta dal prof. Piero Nicolai e la Neurochirurgia diretta dal prof. Marco Fontanella, nella gestione di interventi per le patologie della base cranica, della regione sellare e para sellare, della giunzione cranio-vertebrale e interventi endocranici con accesso esclusivamente transnasale endoscopico. Ad oggi con le tecniche endoscopiche bidimensionali agli Spedali Civili sono stati trattati circa 300 pazienti, provenienti da tutt’Italia, con varie patologie infiammatorie, malformative e tumorali del basicranio.

Grazie alle recenti innovazioni tecniche è stato sviluppato uno strumento dotato di un ampio angolo di visione (“wide view”) di grande supporto nell’ambito della chirurgia endoscopica. La recente donazione ha permesso l’acquisizione del sistema tridimensionale per la visione stereoscopica VISIONSENSE II (Visionsence corp. 1270 Avenue of the Americas, Ste 302 New York NY 10020 USA). Questo sistema pone l’Azienda Spedali Civili all’avanguardia nel trattamento endoscopico delle lesioni del basicranio, i più frequenti tra questi sono gli adenomi ipofisari. Si ipotizza di trattare chirurgicamente circa 60-80 adenomi ipofisari all’anno ed un totale di più di 150 lesioni complesse del basicranio ogni anno.

 

Questo endoscopio tridimensionale, unico nel suo genere per dimensione, peso e maneggevolezza, offre prestazioni ottimali in aree critiche della base cranica dove la percezione della profondità consente di manipolare strutture delicate in sicurezza nonostante i pochi millimetri di spazio spesso disponibili. Inoltre, facilita l’orientamento e la comprensione dell’anatomia e, in particolare, nel caso della chirurgia ipofisaria, l’endoscopio 3D aumenta significativamente la percezione dei volumi e della profondità, creando quindi i prerequisiti per una maggiore sicurezza chirurgica. Pochissimi centri in Europa hanno la possibilità di utilizzare questo sistema e anche in base a questa tecnologia l’azienda ospedaliera si colloca tra i migliori Centri in Europa per il trattamento endoscopico delle patologie della base cranica.

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