Silp (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia): basta tagli e basta sprechi. Ci sono troppe polizie

0

La Silp (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia) per la Cgil mette in luce la sua posizione sulla situazione che stanno attraversando sia per la mancanza di risorse, sia per la crisi che sta portando ad un aumento dei reati. "I tagli alla sicurezza stanno portando ad una paralisi dell’intero sistema deputato a garantire questo fondamentale diritto dei cittadini", dichiara il sindacato, aggiungendo che non sono solo i tagli il preblema ma anche tutti i soldi sprecati nell’avere troppe polizie che si occupano delle stesse cose. 

DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE

Le drammatiche conseguenze sociali, economiche ad ambientali che stanno colpendo anche la città di Brescia, tra le province più industrializzate d’Italia, preoccupano chi rappresenta i lavoratori della Polizia di Stato.Oltre al profondo sentimento di solidarietà nei confronti di tutti quei lavoratori che hanno perso o stanno rischiando di perdere il loro posto di lavoro, il SILP CGIL ritiene assolutamente necessario non abbassare la guardia nel tentativo di arginare la pericolosa involuzione del modello “sicurezza” che a causa della carenza di risorse e mezzi punta, alla massima visibilità mediatica, trascurando la prevenzione e il controllo del territorio subendo tra l’altro, il peso delle convenzioni privatistiche che colpiscono in particolare le Specialità della Polizia di Stato.I cittadini hanno il diritto di essere informati sulla reale efficacia dell’operato delle forze dell’ordine sul territorio bresciano col fine ultimo di valorizzare l’intera categoria.I lavoratori del Comparto Sicurezza sono chiamati a dare una risposta al disagio della collettività, preoccupata per l’aumento ai vari livelli della criminalità in una delle province più estese della penisola con diversissime esigenze di sicurezza. La sponda Gardesana è da anni che reclama una maggiore attenzione in tal senso, il Commissariato di Polizia di Desenzano con le poche risorse umane e un età media dei lavoratori abbastanza alta, non basta per garantire i requisiti minimi di sicurezza, costantemente minata da una criminalità soprattutto di origine straniera, che lievita in modo sensibile durante i mesi estivi in coincidenza con l’affluenza turistica.L’aumento dei furti in appartamento non è paragonabile al dato relativo ai reati predatori. Trattasi di fenomeni malavitosi diversi: mentre lo scippo o il borseggio spesso non sono premeditati, in quanto rispondono ad un aumento preoccupante di persone indigenti, i furti in abitazione, le rapine, molto probabilmente sono il frutto di una “criminalità organizzata” che spazia dal traffico di stupefacenti all’usura e al riciclaggio, fenomeni che per essere contrastati non è sufficiente l’utilizzo dei cosiddetti “posti di controllo”.Il SILP CGIL è da tempo che sollecita le Istituzioni e la stessa Amministrazione sulla necessità di confrontarsi per discutere delle misure necessarie da adottare, è indispensabile modificare il modello organizzativo e operativo. Per fare questo, occorrono uomini e mezzi in un contesto progettuale innovativo al passo con i tempi diversamente, ogni discussione sarà priva di fondamento.Inoltre, bisogna assolutamente non sottovalutare gli effetti negativi delle convenzioni o dei rapporti privatistici che incidono sempre più negativamente sulla funzionalità del ruolo istituzionale della Polizia di Stato sul territorio provinciale. La professionalità della Polizia Ferroviaria bresciana, come avviene a livello nazionale, è stata messa a disposizione di Ferrovie dello Stato S.p.a. attraverso una convenzione ministeriale che agevola le casse di un ente privato che invece di assumere personale per soddisfare determinati servizi di vigilanza sui convogli ferroviari, beneficia dell’attività del personale Polstato senza peraltro retribuirlo in modo adeguato.Come più volte abbiamo denunciato, i tagli alla sicurezza stanno portando ad una paralisi dell’intero sistema deputato a garantire questo fondamentale diritto dei cittadini nonché all’impoverimento dei lavoratori del settore.Il SILP CGIL, non intende svolgere solo il ruolo di chi denuncia gli effetti dei tagli ma vuole anche contribuire ad individuare/focalizzare gli sprechi – che esistono ed in maniera rilevante – e ad individuare le strategie per abbattere quei costi inammissibili ridando così efficienza, leggerezza e razionalità a tutta l’organizzazione interna dell’”apparato sicurezza”. Per raggiungere questo obbiettivo le strutture del SILP in Lombardia, a loro tempo, sono state mobilitate e tutti, poliziotti e cittadini, potranno continuare a segnalarci suggerimenti, abusi, disfunzioni e sprechi riguardanti il reparto sicurezza semplicemente con la compilazione di un modulo reperibile sul nostro sito internet www.silplombardia.it. Gli sprechi, le scelte organizzative farraginose, la tutela delle caste a danno dei cittadini e della sicurezza loro e degli stessi lavoratori di tutto quel comparto ci sono, eccome se ci sono! E si tratta di argomenti tangibili a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale.Troppe Polizie. Semplice, elementare: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, Polizie Provinciali, locali, consorzi… Tutte quante con caserme, uffici burocratici, uffici centrali, regionali, provinciali, mezzi/automezzi e così via. Tutte, spesso, a fare le stesse cose, i cui operatori, spesso, ad intralciare il lavoro degli altri pur di primeggiare. Occorre coraggio. Le resistenze alla trasformazione e allo svecchiamento di tutto l’insieme e all’unificazione delle Forze di Polizia – unificazione e non coordinamento perché di coordinamento si parla da lustri senza alcun effetto – traggono la loro origine dalle caste e dai vertici delle istituzioni stesse. Sia ben chiaro che di vertici e di caste si parla perché i lavoratori non opporrebbero alcun ostacolo a scelte innovative in quanto, vivendo quotidianamente a stretto contatto con le persone normali che sono poi le destinatarie finali del loro lavoro, si rendono conto della illogicità di un sistema così articolato, a volte obsoleto. Basta! Non possiamo continuare a far pagare al cittadino – e cittadino è anche il lavoratore di Polizia – gli interessi delle caste.Occorre che la cittadinanza e le Istituzioni bresciane, in un momento sociale come questo sappiano quali sono le condizioni lavorative con le quali convivono quotidianamente gli operatori della sicurezza, preoccupati per il pericoloso prolungarsi di uno stallo istituzionale che sta mettendo a dura prova l’intero Comparto Sicurezza.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome