«Base chiama Pd» urlavano ieri i giovani democratici anche a Brescia. Una contestazione per le scelte del partito che in questi giorni si sta muovendo a tentoni e a colpi di guerriglia interna. Una protesta che avrà forse una ripercussione anche alle amministrative locali e alla candidatura a Sindaco di Emilio Del Bono. «Ieri sera – ha spiegato Matteo Domenighini, segretario Gd al Bresciaoggi- eravamo sconfortati non capendo una candidatura incomprensibile come quella di Marini, non tanto per il suo profilo umano quanto per il percorso scelto dopo un dialogo col Pdl che ha individuato il meno peggio». Con Prodi sembrava andasse meglio, ma poi comunque nulla di fatto. Nel gruppo che manifestava ieri c’erano diversi renziani ma anche bersaniani, in nome di una protesta trasversale.
Forse i giovani piddini dovrebbero tentare di decifrare, vedendo come è andata la partita della Presidenza della Repubblica, dove risieda la parola cambiamento nel loro partito. Marini, Prodi, e alla fine il Napolitano-bis che concluderebbe i suo secono mandato a 95 anni, riescono a illuminare le loro menti ? E il rottamatore Renzi, alla fine voleva solo rottamare Bersani e anche lo stesso PD riuscendo a far resuscitare Berlusconi ? Sarebbe questo il cambiamento, magari con un governissimo PD-PDL-Scelta Civica guidato da Giuliano Amato, uno dei delfini di Craxi ? Dopo la sconfitta di Caporetto, ci fu il Piave e poi Vittorio Veneto, ma qui sarà molto, molto più dura…
I suoi argomenti non sono da poco: verrebbe da pensare che lei ha ragione, se non si fossero visti all’opera i parlamentari 5 stelle. Questi, ad ogni intervista, ancor più che dar l’impressione di non sapere cosa dire, pare che si chiedano cosa gli è consentito dire. Inoltre mi dica quale novità politica rappresentava il nome proposto strenuamente da Grillo. Una degna persona che avrebbe chiuso cinquantanni di vita politica e da burocrate pubblico come Presidente, a 87 anni: