Il termoutilizzatore, in particolare in questi mesi, è tornato oggetto di un ampio dibattito tra chi lo vede come la causa dei problemi di inquinamento atmosferico di Brescia e chi lo reputa fondamentale per il bilancio energetico cittadino. Legambiente Brescia organizza un incontro per fare luce sul tema e capire come affrontare la gestione dei rifiuti e dell’energia per una città sostenibile, martedì 23 aprile alle ore 21 presso Ambienteparco.
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE
Gli ultimi dati del 2011 relativi alla raccolta differenziata in provincia di Brescia ci dicono che la nostra provincia è ferma al 45%, con un aumento di solo 1,5% rispetto all’anno precedente. La tanto attesa soglia del 65% prevista dal D.lgs. 152/2006 – e da raggiungere entro fine 2012 – non è stata raggiunta. Tuttavia in provincia ci sono alcuni comuni che hanno superato abbondantemente la soglia del 45% (ad esempio Cazzago San Martino con il 78,76%, Passirano con il 78,51, Coccaglio con il 77,72) e che dimostrano quindi come politiche virtuose possano portare a ottimi risultati.
Al contrario, la città di Brescia riesce ad attestarsi addirittura al di sotto della media provinciale di differenziata, riciclando solo il 41%. Il recupero di materia prima si attesta ancora su livelli troppo bassi, e ciò è inevitabilmente dovuto al sistema della raccolta tramite cassonetto che, è risaputo, non può portare la rd oltre questa soglia: di qui la necessità di avvalersi del metodo porta a porta, l’unico a poter garantire le percentuali previste dalla legge.
Infine, anche sul piano energetico a Brescia ci sono ampi margini di miglioramento: gli edifici cittadini si collocano in media in classe G, il sistema del teleriscaldamento – benché innovativo negli anni ’70 – oggi non è più al passo con i tempi in termini di rendimento, e la pianificazione energetica su scala comunale è ferma al palo.