Il commosso saluto di Bragaglio: per lui ora si apre una nuova stagione

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Claudio Bragaglio
Claudio Bragaglio

(a.t.) Il suo curriculum on line supera le 11mila battute (come noto agli addetti ai lavori la sintesi non è la sua dote migliore). E, tra qualche mese, di sicuro dovrà essere aggiornato con una nuova voce. Claudio Bragaglio, infatti, ha salutato oggi l’aula di Palazzo Loggia. Alle prossime elezioni comunali – come ha annunciato pubblicamente qualche settimana fa – non sarà in campo. E il suo futuro, a 65 anni compiuti, è ancora tutto da disegnare.

Per l’ex assessore della giunta Corsini (ma in Loggia ci entrò per la prima volta nel 1975), ex consigliere regionale ed ex segretario del Pci, infatti, con il voto di maggio si apre senza dubbio una nuova una nuova stagione. E chi lo conosce sa che non si tratta certo della pensione. I suoi rapporti con il Partito democratico hanno toccato punti di forte tensione nello scontro – avvenuto a cavallo fra il 2010 e il 2011 – con il candidato sindaco Emilio Del Bono e il segretario cittadino Giorgio De Martin, che portò anche alla sospensione dal gruppo consiliare. Tensioni poi rientrate, ma è noto agli ambienti politici che è stata proprio questa frattura (e diversi nemici interni conquistati sul campo negli anni precedenti) una delle ragioni principali della sua uscita di scena dalla Loggia. Tanto che alcuni compagni di partito erano già pronti a mettere il veto sul suo eventuale inserimento in lista.

Un’uscita di scena toccante quella di oggi, con un Bragaglio inedito. Solitamente noto per l’imperturbabilità dello sguardo baffuto e la freddezza delle sue scelte politiche, che hanno spesso anteposto la “causa” all’amicizia, infatti, il consigliere Pd si è mostrato all’Aula rosso in viso e quasi in lacrime (“in trent’anni non l’ho mai visto piangere”, ha commentato qualcuno) a raccogliere i sinceri attestati di stima che gli sono arrivati più dai banchi della maggioranza che da quelli del Pd. Ma, come già detto, si è trattato solo di un arrivederci, perché difficilmente Bragaglio smetterà di fare politica attiva. Continuerà con il Pd se dal nazionale arriveranno scelte sulla linea che lo convinceranno, mantenendo salva l’anima di sinistra del partito. Oppure si schiererà più a la gauche, se dovesse nascere un progetto alternativo a Vendola e con ambizioni “maggioritarie”. Tertium non datur, perché se anche l’esponente del Partito democratico non dovesse trovare subito una casa di sicuro non resterà alla finestra. E non mancherà di “dettare la linea” a tutti. Anche da semplice cittadino.

LA BIOGRAFIA INTEGRALE DI BRAGAGLIO

Nato a Brescia il 15 dicembre 1948. Sposato dal 1974 con Manuela Vespa. Ha una figlia, Sara, laureata con lode in Lingue straniere presso l’Università Cattolica di Brescia.

Diploma all’ITIS di Brescia in Elettronica Industriale. Lauree con lode in Sociologia (Facoltà di Trento) e in Filosofia (Statale di Milano). Perfezionamento in Direzione Amministrativa degli Enti Locali (SDA Bocconi di Milano).

Docente di Diritto, Economia, Organizzazione aziendale, presso vari Istituiti: IPC Sraffa, ITC di Sarezzo, ITC Periti Aziendali Lunardi, l’ITIS – Liceo Tecnologico “B. Castelli”. Dall’89 iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti.

Segretario provinciale del PCI (1981-86). Segretario provinciale dei DS (2001-07).

E’ stato membro della Direzione regionale e del Comitato nazionale dei DS.

Fa parte dell’Assemblea provinciale del PD. Già membro del Comitato Nazionale e Regionale dell’Area “A Sinistra”. Eletto, con le Primarie del 25 ottobre 2009, nell’Assemblea regionale. Fa parte della Direzione regionale lombarda del PD.

Consigliere comunale di Brescia (1975-80 e 1985-94) e Capogruppo PCI e PDS (1988-94). Consigliere regionale in Lombardia (1995-2005).

Assessore della Giunta Corsini in Loggia (2005-08). Rieletto in Consiglio comunale nel 2008, è vicepresidente della Commissione Sicurezza e Partecipazione ed è componente della Commissione Commercio ed Economia.

Fa parte del CIPeC Brescia (Centro di Iniziative Politiche e Culturali).

In qualità di docente collabora con l’Associazione Carcere e Territorio (ACT) per Progetti di formazione ELC (Educazione alla Legalità e alla Cittadinanza) presso il Carcere di Verziano (BS) e con Associazioni e Istituzioni locali in attività formative per adulti, anche stranieri, in particolare (con Cgil, Acli, Arci, K-Pax) per i profughi della guerra di Libia (2011-12).

Formazione ed attività lavorativa

Diplomato in Elettronica industriale all’ITIS Castelli di Brescia. Laureato in Sociologia (tesi su A. Gramsci), presso l’Università di Trento, ed in Filosofia (tesi su J. Habermas), presso l’Università Statale di Milano. Successivamente ha approfondito gli studi in “Diritto pubblico e scienze amministrative”, in “Economia ed organizzazione aziendale”. Ha frequentato un Corso di Perfezionamento per Dirigenti Amministrativi degli Enti Locali, presso la SDA dell’Università Bocconi di Milano.

A 15 anni orfano di padre e madre operaia, prosegue gli studi all’ITIS. Dal 1964 ha lavorato in alcune aziende durante i periodi estivi, in particolare come apprendista stampatore, presso la ditta di materie plastiche di P. Faini a Bovezzo.

Nel 1969 inizia l’attività di insegnante presso IAL CISL. Nel corso degli anni, nella scuola statale insegna varie materie – “Discipline tecniche”, “Organizzazione ed amministrazione d’azienda”, “Discipline economico-giuridiche”, “Diritto ed Economia industriale” – ed in vari Istituti, tra cui: IPC Sraffa di Brescia, ITC di Sarezzo, Istituto per Periti Aziendali “A. Lunardi” di Brescia, ITIS “B. Castelli”.

Ha tenuto corsi di aggiornamento per docenti di Diritto ed Economia. Collabora come docente con l’Associazione Carcere e Territorio (Corso su “Cittadinanza e Legalità” nel Carcere di Verziano Brescia) e con alcune Associazioni, Sindacato e Comuni (Progetti formativi e di cittadinanza attiva per adulti, anche stranieri).

Impegno politico

Ha iniziato il proprio impegno politico nel movimento studentesco bresciano del 1968, in particolare all’ITIS Castelli. Ha fatto parte della redazione del giornale studentesco dell’ITIS “La Scossa” e – a seguito della sua forzata chiusura, da parte del preside ing. Boscarino – di una successiva pubblicazione denominata “La Riscossa”.

Dopo l’esperienza del Movimento studentesco, presso la sede di via Moretto, e successivamente in un gruppo “operaista” – collegato soprattutto all’OM Fiat – nel gennaio 1971 si iscrive al PCI (sezione cittadina “A. Caprani”, con segretario Fausto Mucchetti) ed alla CGIL Scuola.

Nel PCI si è occupato, con responsabilità provinciali, di varie commissioni, tra cui: Cultura, Scuola ed Università, Formazione politica. Per diversi anni ha presieduto il Centro di iniziative politiche e culturali “P. Togliatti”. Fa parte dei soci fondatori della Libreria Rinascita.

Tra il 1975 ed il 1981 è stato segretario del Comprensorio Brescia città-Valtrompia e responsabile del Dipartimento Enti Locali. Membro della Segreteria provinciale del PCI dal 1976, con segretario provinciale Piero Borghini.

Dal 7 aprile del 1981 al maggio 1986, è stato Segretario provinciale del PCI. Successivamente ha sviluppato il proprio impegno principalmente a livello istituzionale ed amministrativo. Dal 1995 ha sempre fatto parte del Coordinamento provinciale de l’Ulivo, con successivi coordinatori: Luigi Bazoli, Innocenzo Gorlani e Tino Bino. Ha fatto parte della Direzione regionale e del Comitato nazionale dei D.S.

Segretario provinciale dei D.S. della Federazione di Brescia dal 16 dicembre 2001 al 5 maggio 2007. Componente dell’Assemblea provinciale del Partito Democratico, dal gennaio 2008. E’ stato membro del Comitato Nazionale dell’Associazione “A Sinistra nel PD”. Aderisce al Movimento Federalista Europeo.

Impegno amministrativo

Eletto consigliere nel Consiglio Comunale di Brescia nel 1975, con capogruppo del PCI Francesco Loda e sindaco Cesare Trebeschi. Nella stagione delle “Giunte aperte” è stato presidente della Commissione consiliare “Istruzione, Cultura, Turismo” (1975-80). Ha condiviso e sostenuto l’ innovativa politica culturale dell’Assessore Vasco Frati.

Ha fatto parte inoltre del Consorzio comprensoriale Brescia-Valtrompia, con responsabilità di Capogruppo. Ha sostenuto l’iniziativa di R. Borsoni e di U. Mutti, per la formazione del “Centro Teatrale Bresciano”, erede della straordinaria esperienza della Compagnia della Loggetta. Componente del primo Consiglio di amministrazione del CTB, con presidente Stefano Minelli e, successivamente, Tino Bino, e con Direttore artistico Renato Borsoni.

Rieletto in Consiglio Comunale nel 1985 – con capogruppo Bruno Barzellotti e sindaco l’on. Pietro Padula – durante l’attività amministrativa si è prevalentemente occupato di “Bilancio, Programmazione, Servizi Pubblici, A.S.M. ed Attività Economiche”, oltre che della formazione dello Statuto comunale (1992) e relativi Regolamenti.

Dal 1988 al 1994 ha assunto la responsabilità di Capogruppo (Pci e Pds) nel Consiglio Comunale di Brescia. Un periodo interessato da una profonda crisi della politica locale che ha poi portato alla prima “Giunta Corsini” (1992-94), al successivo scioglimento del Consiglio e nel 1994 alla “Giunta Martinazzoli”. Dal ’98 al 2001 è stato presidente della “Consulta provinciale degli amministratori locali D.S.”. E’ stato eletto Consigliere in Regione Lombardia nel 1995.

Rieletto nelle elezioni regionali del 2000, con 15.200 preferenze. Componente delle Commissioni regionali: Affari Istituzionali (Ufficio di presidenza), Commissione Statuto, Commissione Attività Produttive (1995-2002). Ha fatto parte del Comitato di Intesa Regione-Enti Locali (1995-2000).

In Consiglio Regionale si è occupato di vari problemi, come relatore, presentatore di progetti di legge, come Consigliere. In particolare, su materie riguardanti: le questioni istituzionale ed il federalismo, la dirigenza regionale (l.r. 16/1996), l’applicazione del federalismo amministrativo con le “Leggi Bassanini” (l.r. 1/2000), i Progetti Sicurezza dei comuni e la normativa della polizia locale, la formazione professionale, i Servizi Pubblici Locali, gli interventi a supporto di attività artigianali, commerciali e turistiche, la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Correlatore di varie leggi riguardanti le Comunità montane (in particolare, la l.r. 10/98), la regolamentazione dell’attività venatoria (riforma della l.r. 26/93). Ha direttamente proposto e contribuito a far approvare vari provvedimenti, tra cui la legge sui “Progetti sicurezza dei comuni” (l.r. 8/2000), sulla “Polizia Locale” (l.r. 4/2003) e sulla “Disciplina delle Comunità Montane” (l.r. 6/2002). In materia socio-sanitaria, con riferimento all’Ospedale Civile ed alle strutture ospedaliere di Brescia, alle Case di riposo ed ai servizi per gli anziani (RSA), ha sviluppato una intensa collaborazione con i Consiglieri di Centro Sinistra in molte iniziative. Tra queste, la valorizzazione dell’Ospedale Civile e la difesa dell’autonomia dell’ASL della Valle Camonica. Intensa l’attività svolta nel settore ambientale, a tutela dei Parchi, contro un abuso di cave e discariche del “Piano Cave”. L’attenzione si è inoltre rivolta alla tutela della Aree Protette e dei Parchi, ed in particolare alla istituzione dei Parchi naturali dell’Adamello (l.r. 23/03) e dell’Alto Garda bresciano (l.r. 24/03). Si è impegnato anche per le infrastrutture viarie (per l’Autostrada della Valtrompia, la viabilità della Valcamonica e della Valle Sabbia), per l’Aeroporto di Montichiari, per il finanziamento del Metrobus e delle Linee ad Alta Mobilità, per la “direttissima Bre.Be.Mi”.

Dal settembre 2005 all’aprile 2008 è stato Assessore della Giunta Corsini, al Comune di Brescia (Assessorato alla Partecipazione, Casa, Consulte e Casa Associazioni, rapporti con il Consiglio). Tra gli impegni più significativi: la Riforma delle Circoscrizioni ed una nuova valorizzazione dei Quartieri, la definitiva chiusura del Residence Prealpino, una nuova politica per la Casa, l’avvio del Contratto di Quartiere per le Torri Cimabue e Tintoretto, il sostegno al Progetto Mazzucchelli della Congrega Apostolica, la valorizzazione di Casa delle Associazioni, delle Consulte e di Casa della Memoria.

Rieletto in Consiglio Comunale, per il Gruppo del Partito Democratico, alle elezioni del 13-14 aprile 2008. E’ vicepresidente della Commissione Sicurezza e Partecipazione, nonché componente della Commissione Economia, Commercio e Lavoro.

Pubblicazioni

In qualità di pubblicista e di esponente politico ha scritto alcuni saggi o curato pubblicazioni. Tra questi:

§ Mondo cattolico e fascismo a Brescia, Comune di Brescia, Brescia, 1978.

§ Riflessioni su blocco politico-sociale e Ricostruzione a Brescia, Micheletti editore, Brescia, 1981.

§ Alberto Trebeschi. Scritti 1962-1974. Diario e Lettere, con P. Corsini, Micheletti Editore, Brescia, 1984.

§ Gramsci e la questione nazionale, FASI-Regione Autonoma della Sardegna, Brescia-Cagliari, 1997.

§ Ragioni e Regioni del Nord-Italia. La questione settentrionale tra localismo e federalismo, prefazione dell’on. P. Corsini, Libreria Rinascita, Brescia, 2000.

§ Il PCI e il Socialismo reale negli anni Ottanta, Libreria Rinascita, Brescia, 2001.

§ Istituzioni, Economie e Culture delle Comunità Montane (a cura), Gruppo D.S., Regione Lombardia, Milano, 2001.

§ Finale di partita. Federalismo e fase costituente: il caso Lombardia, con prefazione di P. A. Ferrari, Gruppo D.S., Regione Lombardia, Milano 2003.

§ Ricordando Berlinguer: Compromesso storico. E dintorni, Libreria Rinascita, Brescia, 2004.

§ La Città e le sue Circoscrizioni. Dal decentramento alla partecipazione (a cura), Comune di Brescia, 2006.

§ I Quartieri a Brescia. Partecipazione e cittadinanza attiva (a cura), Comune di Brescia, Brescia, 2007.

§ Città e politiche abitative a Brescia. Analisi, innovazioni, prospettive (con Altri), Comune di Brescia, 2008.

§ Dalle Case operaie all’Edilizia Residenziale Pubblica, con M. Zane, Liberedizioni, Brescia 2008

§ Un diverso Pd per un nuovo Ulivo: l’alternativa post-berlusconiana, Pamphlet Net Brescia, 2010

§ Rousseau e Marx: il pensiero critico dall’Illuminismo al Socialismo, Pamphlet Net Brescia, 2012

§ I luoghi della Polis nella storia di Brescia, con P. Babaglioni, ITIS B. Castelli, PaperOnline, Brescia, 2013

 

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1 COMMENT

  1. a Claudio Bragaglio: non un onesto professionista della politica; ma un professionista, onesto, della politica. Credo che questi ultimissimi anni siano stati più dolorosi per lui. Per un berlingueriano, col DNA del centralismo democratico in vena, dover essere accusato di frazionismo, sospeso dal proprio gruppo consigliare ecc. credo abbia pesato più della caduta del Muro di Berlino. Insegnava spesso a non rincorrere il minoritarismo, ma di ambire a rappresentare la società tutta. Ha misurato la delusione, però, del passaggio dal partito-classe al partito-società, che – paradossalmente – l’ha costretto ad essere minoranza nella minoranza. Un onesto pensatore, che ha però pagato una freddezza umana ed un tatticismo esasperato con la mancanza di successori. Se la sinistra bresciana oggi è Delbono, si ringrazi anche Bragaglio.

  2. Ringrazio per l’attenzione della cronaca. Sincera e sentita la mia commozione, è vero, per un distacco dopo 22 anni tra le mura della Loggia. Ma “in lacrime” proprio no. Anche se capisco che c’è un “quasi” del Cronista a mitigare l’interpretazione generosa delle cose. M’è bastato il pianto di Occhetto che seppelliva il PCI per farmi un’idea precisa dei pianti in pubblico. Un’idea che non ho cambiato, a maggior ragione per vicende del tutto personali e ben più piccole. So bene che un po’ di lacrime mi renderebbero meno freddo. Persino… più umano. A la page coi tempi nuovi e, soprattutto, con tempi un gran liquidi. Ne terrò conto per una volta prossima. Ma per oggi, debbo ammettere d’aver perso una tale occasione.

  3. Niente pensione, ma capisco in Bragaglio la sofferenza e forse ancor più l’insofferenza per quanto la politica, o soprattutto gli uomini che se occupano oggi, possano ormai ispirargli. Credo che per lui partecipare ad un Consiglio Comunale oggi rispetto al passato sia stato un po’ come per me asssitere (è successo ieri sera) all’inaugurazione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia cona la nobile Nona Sinfonia di Beethoven catastroficamente eseguita e diretta anzichè ad un’inaugurazione qualsiasi degli anni sessanta. O tempora o mores, altra morale mi è difficle trarre.

  4. Secondo me potrebbe anche pensare a fare qualcosa di VOLONTARIATO : Africa, Sudamerica, Tibet, Vietnam, paesi dell’ ex Blocco Comunista !!! Se uno ha veramente voglia di fare qualcosa di utile anche per gli altri questa POTREBBE ESSERE UNA BUONA OCCASIONE di ESEMPIO !!!

  5. ahia Antonella , c’e’ gia’ stato un Veltroni che promise di andare all’estero ( Africa ) per fare volontariato e ce lo ritroviamo ancora qui dopo anni LOL peraltro l’unico paese in cui potrebbe andare sono gli USA a NY dove a suo tempo compro’ un loft a Manhattan per la figlia

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