Falsi agenti, la base operativa dei 5 iraniani era su Lago di Garda

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La banda dei finti poliziotti iraniani, arrestata giovedì, aveva la propria base sul lago di Garda e si spostava sull’A4 con due Alfa Romeo 156 e 159.
I cinque iraniani (e non sei come appreso in un primo mento) si fingevano poliziotti per rapinare i turisti, ma la Polstrada del Veneto è riuscita ad arrestarli. Come? La Polstrada di Vicenza li ha intercettati nel comune di Rovato mentre tentavano di mettere a segno l’ennesima rapina ai danni di due svizzeri diretti ad Abano Terme. Alla vista degli agenti gli iraniani sono fuggiti in auto travolgendo uno dei poliziotti e ferendolo, anche se non in maniera grave. L’auto con i banditi ha proseguito la sua folle corsa abbattendo addirittura la sbarra del casello di Rovato per poi proseguire nella fuga, conclusasi però quando i poliziotti hanno centrato con un colpo di pistola il radiatore dell’alfa 159. Uno dei passeggeri è stato così bloccato, mentre il complice è riuscito a fuggire ma è stato individuato e fermato alcune ore più tardi mentre si trovava in compagnia del “palo”, tutti e tre di origini iraniane. Ma le indagini non si sono fermate e i poliziotti hanno scoperto che, in realtà, ad agire c’era una seconda banda, anch’essa formata da iraniani, che si muoveva su una Opel Vectra avvistata sulla A/22 e sulla quale viaggiavano tre adulti, assieme a due bambini di 11 e 6 anni. Bloccata l’auto, la Polstrada ha accertato che tre di loro, due uomini ed una donna, il primo aprile scorso avevano rapinato un automobilista del suo Rolex, sempre dopo averlo fermato e aver simulando un controllo di polizia.

 

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