Ambrosi (Udc): “In metà mandato risparmiati 2,5 milioni di euro”

0

di Elisabetta Bentivoglio – Quarto appuntamento con le interviste di fine mandato di Bsnews.it agli assessori della giunta Paroli. Quest’oggi a tracciare il bilancio del proprio operato è l’assessore alle Politiche Giovanili e al rapporto con il Personale Diego Ambrosi (Udc), subentrato a metà mandato dopo le dimissioni dell’allora assessore alle Politiche Giovanili e al Traffico Nicola Orto. In due anni e mezzo di lavoro in Loggia, però, Ambrosi ha avuto comunque la possibilità di portare avanti una serie di progetti.

Se dovesse citare tre azioni realizzate durante il suo mandato di cui va particolarmente fiero, quali sceglierebbe?

“Sono soddisfatto della nuova ristrutturazione dell’Informagiovani, così come degli sportelli di secondo livello che hanno aiutato molti giovani di realizzare il proprio progetto di autoimpresa. Inoltre, siamo riusciti a definire la nuova carta dei servizi e a coinvolgere i giovani delle scuole superiori nel progetto “Volontariando” che, per un anno assicura ai ragazzi una formazione al volontariato, per poi orientarli verso l’associazione o la realtà sociale che maggiormente necessita della loro presenza. A ciò si aggiunga la riscoperta e il riutilizzo della Nave di Harlock come luogo d’incontro, scambio e divertimento realizzato dai giovani per i giovani. Per quanto riguarda, invece, la delega al personale, in due anni e mezzo la Loggia ha risparmiato oltre 2,5 milioni di euro. Il totale dei dipendenti comunali è passato dai 1880 del 2010 agli attuali 1770, con una riduzione dei dirigenti (passati da 46 a 42) e delle posizioni organizzative (da 73 a 62)”.

E il più grande rammarico, invece, qual è?

“Non aver avuto tutto il mandato a disposizione. A parte le battute, non ho nessun rammarico. Sono abituato a portare a termine i progetti che intraprendo. Per 10 anni sono stato presidente del Centro Teatrale bresciano e avevo la volontà di ristrutturare il teatro di Santa Chiara. Nonostante non facesse parte delle competenze legate alle mie deleghe ho seguito passo-passo tutte le fasi della ristrutturazione fino all’inaugurazione dello scorso mese”.

Il mandato comunale sta per scadere: si ricandida, e se no, che futuro immagina per sé?

“No, ho scelto di non ricandidarmi, anche se questo non significa che smetterò di mettere le mie competenze al servizio della città. Ciò che farò, invece, sarà tornare ad occuparmi di cultura, la mia grande passione, e di Teatro Stabile di Brescia, uno dei 16 ancora esistenti in Italia. Mi piacerebbe però che il progetto solo abbozzato con l’assessorato alle Politiche Giovanili per la creazione di agro-ostelli bresciani nei terreni di proprietà della Loggia (es. dietro la Questura o tra la Questura e la Poliambulanza) non finisca nel dimenticatoio, ma venga sviluppato dal mio successore”.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. E’ curioso. In cinque anni il personalepubblico è calato di 110 unità, per l’obbligo di non reintegrare i pensionamenti. La spesa è calata di 2,5 milioni. Il problema (colpa anche delel passate amministrazioni) è aver fatto finta di non vedere che A2A stava crollando, e con essa i dividendi che consentivano di mantenere una macchina comunale sproporzionata. quindi, a fronte di un calo di dividendi di circa 50 – 60 milioni euro, la spesa del personale è calata di 2,5. Urca!!! In compenso le consulenze esterne sono state elargite per svariati milioni euro. Veramente un buon lavoro, di cui probabilmente il povero Ambrosi ha poche responsabilità , se non quella di esserne stato silenzioso complice. Colpa non da poco.

  2. Giusto non ricandidarsi, servono…Forze Nuove come si chiamava la mitica corrente filo-sindacale della DC di Donat Cattin da cui proveniva Ambrosi così come i fratelli Fontana, il compianto Gianni Gei e il fornaretto di Lodrino Vigilio Bettinsoli. Dolorosa diaspora poi per tutti, ma altri tempi, comunque…

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome