Bragaglio (Pd): Saglia abbia il coraggio di chiedere le dimissioni del prefetto

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Non si placa la polemica sui fatti di piazza Duomo. Prende posizione anche il consigliere Claudio Bragaglio che attacca il Prefetto di Brescia accusandola non di aver gestito in maniera opportuna la sicurezza in Piazza durante la manifestazione del Pdl.

DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE

Ma passati alcuni giorni forse vale la pena non limitarsi a ripetere invettive. Penso, in particolare, a quelle esagitate del sindaco Paroli. Che non trova di meglio che attaccare il PD, Del Bono e la sua coalizione con motivazioni risibili, strumentali ed inconsistenti. Ci marcia, Paroli, ma accecato dalla campagna elettorale è già finito contro il muro. Dimenticando d’esser ancora Sindaco della città, con voce in capitolo nel Comitato per la Sicurezza e di avere quindi in merito una qualche sua responsabilità!

Del Bono ha espresso con chiarezza le parole giuste e ferme di condanna, la separazione netta delle responsabilità. Opportunamente Del Bono ha portato poi in campo anche le responsabilità d’un Sindaco (per non dire poi anche dei Ministri) che partecipa ad iniziative che hanno alimentato tensioni e divisioni nella città. Se va difeso, senza incertezze, il diritto di libertà d’una manifestazione del PdL, nondimeno va richiamata anche la libertà di critica nel merito di attacchi sconsiderati che da quel palco sono stati rivolti alla Magistratura.

Ma dov’è il fatto di inaudita gravità e di novità nella vicenda del Duomo? Non certo nello scoprire oggi che Brescia è per talune sue parti divisa e contrapposta. Lo è da anni, ma non è mai accaduto che forze contrapposte si siano messe (o voluto mettere) a contatto diretto in una piazza, fino a far scoppiare tutto quanto di riprovevole s’è visto.  Tutto questo per insipienza ed incapacità, o per una calcolata volontà di far scoppiare casi di violenza, verbale e non solo, per far apparire come una vittima l’on. Berlusconi? Vittima prima della Magistratura, poi della piazza. Mi auguro che gli accertamenti escludano con certezza la seconda ipotesi, perché le “strategie della tensione” non sono del tutto sconosciute in questo Paese.

Ma una cosa è già certa. Che per quanto riguarda l’ordine pubblico risultano evidenti le pesanti responsabilità del Prefetto di Brescia. L’on. Saglia dice di fatti di inaudita gravità. Si spinge a non dare la solidarietà con chi ha gestito le forze dell’Ordine e che si è mostrato totalmente incapace. Di più. Ritiene che il Ministro degli Interni debba convocare il Prefetto per chiedere conto di ciò che è successo.

Bene. Ma capisco un qualche suo imbarazzo, al riguardo, anche se debbo dargli atto che si avvicina ad un problema vero, aperto a Brescia ormai da alcuni anni, e che è rappresentato dalla inadeguatezza del Prefetto di Brescia, dott.ssa Brassesco Pace. E’ l’imbarazzo per un Prefetto che non ha nascosto le sue simpatie, andando persino ad accogliere Bossi in vacanza a Pontedilegno. Un Prefetto che nella vicenda travagliata del sole di Adro ha assunto posizioni inaccettabili ed esplicitamente di parte. E’ l’imbarazzo, nonché la consapevolezza, che in questi anni, dopo il Prefetto dott. Tronca che, con il dott. Visconti, ha gestito vicende complicate come il Residence Prealpino, tensioni di piazza e problematiche sociali, vi è stato il vuoto in Prefettura. E che Brescia si è dovuta affidare in questi anni, per la gestione delle vicende più complicate sia da un punto di vista sociale che di ordine pubblico (si pensi alla vicenda della Gru, a quella del Bigio), ad una interlocuzione con vari Questori, dal dott. Montemagno al dott. Carluccio. Bypassando la Prefettura. Questa la verità da tutti risaputa, imbarazzante, insostenibile, per una città che ha conosciuto in Prefettura stagioni di autorevolezza, quale quella rappresentata dalla dott.ssa Cancellieri.

 

Il centro destra ha sempre difeso – per ragioni politiche e ben al di là d’ogni ragione d’opportunità – non l’istituzione, ma la persona del Prefetto, con le sue inadeguatezze ed in ragione delle sue parzialità. Oggi tutto ciò per il centro destra risulta imbarazzante.  Ma più che scagliarsi sconsideratamente contro l’opposizione, deve fare un’unica cosa chiara. Conseguente ai severi giudizi espressi da Saglia e da altri esponenti PdL. Deve ammettere le proprie responsabilità, in merito al perdurare d’una vicenda irrisolta nella Prefettura di Brescia. E denunciare una inadeguatezza che il centro destra non ha voluto a suo tempo rilevare e che ha coperto esclusivamente per proprie ragioni politiche. Ma che oggi, con piazza Duomo, gli si ritorce contro. E chiedere esplicitamente, on Saglia, per manifesta inadeguatezza – com’è da tempo opportuno – le dimissioni o lo spostamento del Prefetto di Brescia.

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12 Commenti

  1. invece di farne una questione politica andate a vedere chi ha fatto cosa. non c’è colore di partiti, ma ragazzetti che giocano a fare i duri

  2. Finalmente una buona notizia per Brescia. Un pluricondannato che circondato da inquisiti e da cariatidi politiche fa un comizio contro lo stato ( magistratura ) sostenuto dal ministro dell’interno e da altri ministri a lui ubbidienti, viene contestato da cittadini con una visione sana della politica. Questi i fatti essenziali. Il barnum dei media asserviti invece se la prende con i bravi bresciani…. che squallore! Ma il presidente napoletano perchè non difende la parte integra del paese ?

  3. Fanny, tra i miei difetti non c’è quello di nascondermi dietro il dito altrui. Tantomeno quello dell’on. Saglia! Il fatto di novità non è tanto una mia richiesta di rimozione del Prefetto, che peraltro riconfermo, sostenendo che “da tempo” è opportuna. Più volte m’è capitato di esprimere giudizi molto critici in sede di Consiglio ed a suo tempo ho condiviso la richiesta di rimozione del Prefetto, fatta nel 2010, durante la vicenda di Adro, dagli onn. Corsini e Ferrari. Il centro destra ha invece sempre difeso l’attuale Prefetto. A prescindere e per ragioni solo politiche. Anche a fronte di reiterate ed evidenti inadeguatezze. Lo fece a suo tempo anche Maroni da Ministro dell’Interno. Oggi vedo, viceversa, che Saglia è d’una durezza estrema. Motivata. Spiazza Paroli che, per procurarsi un alibi da Sindaco inadempiente, se la prende con il PD e l’opposizione. Io prendo alla lettera Saglia e gli chiedo, almeno oggi, un atto suo, non solo chiaro, ma conseguente.

  4. In realta’ sarebbero le prefetture, tutte, che andrebbero abolite con un tratto di penna. Un sacco di soldi risparmiati, una istituzione inutile e dannosa, un doppione che crea solo spesa pubblica. Avevano un senso, forse, a fine 800′, quando non esistevano forme di comunicazione. Oggi, nell’era di internet le prefetture sono da ABOLIRE!

  5. Bragaglio sa anche parlar chiaro. Bravo! Però penso che Saglia sia impegnato a correggere le gaffe della signora Vilardi. Per quanto riguarda le prefetture ricordo che un vero liberale come Einaudi le voleva abolire ancora nel primo dopoguerra; non servono a nulla ma ora costituiscono una casta potente.

  6. Sakhal:non credo servano a nulla. Di sicuro servono a screditare le istituzioni quando ci sono personaggi come questi… mentre figure come ad esempio è stata Cancellieri portano l’autorevolezza del rappresentante di uno Stato che è garante di tutti i cittadini.

  7. Scusate… direi che è ora di smetterla di dire che tutto deve essere abolito… come lo si gestisce poi lo Stato? Con consigli di amministrazione come crede Berlusconi o, meglio, con un “uomo forte solo al potere”, come crede sempre colui e anche qualcun altro? Le istituzioni democratiche devono funzionare, e per poterlo fare servono sistemi di organizzazione e di gestione. Basta con questo riempirsi la bocca di “aboliamo aboliamo”. E poi ? che si fa? Come si fanno funzionare le cose? Mi piacerebbe che chi si proclama per l’bolizione tout court di tutto me lo spiegasse….Scusate… direi che è ora di smetterla di dire che tutto deve essere abolito… come lo si gestisce poi lo Stato? Con consigli di amministrazione come crede Berlusconi o, meglio, con un “uomo forte solo al potere”, come crede sempre colui e anche qualcun altro? Le istituzioni democratiche devono funzionare, e per poterlo fare servono sistemi di organizzazione e di gestione. Basta con questo riempirsi la bocca di “aboliamo aboliamo”. E poi ? che si fa? Come si fanno funzionare le cose? Mi piacerebbe che chi si proclama per l’bolizione tout court di tutto me lo spiegasse….

  8. Bragaglio ha il merito di dire e attuare quello che pensa. Contrariamente da Saglia che come al solito ( da buon opportunista) lancia il sasso e nasconde la mano.Sul merito: l’ho detto in tempi non sospetti, Brescia ha da sempre la tradizione di Prefetti di grande autorevolezza Di Giovine, Cancellieri, per fare un esempio.Per il resto ne parlerà ( ammesso che ne parli ) la storia!

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