Onofri risponde ai grillini: stop ai dibattiti? Avete solo “paura”

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Con un comunicato il candidato sindaco di Piattaforma Civica Francesco Onofri attacca la decisione della collega del M5S Laura Gamba riguardo alla volontà di non partecipare più ai confronti pubblici con gli altri candidati sindaco.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

Leggo con stupore la dichiarazione del candidato sindaco dei Cinque Stelle Laura Gamba che manifesta l’intenzione di non partecipare più a dibattiti pubblici di fronte ai cittadini bresciani in presenza di altri candidati sindaco.
Insomma, se si tratta di un confronto pubblico con altri candidati sindaco i grillini scelgono di non esserci. Questa illuminazione a 10 giorni dal voto colpisce la Gamba sulla base del fatto che, in presenza degli altri candidati, pare che i Cinque Stelle non riescano a marcare la loro differenza rispetto a chi "è qui da vent’anni”. Al di là della scelta che ritengo incoerente per un qualsiasi movimento politico, intendo a mia volta rimarcare alcuni concetti che al candidato sindaco 5 stelle sono sfuggiti, in relazione a me e a Piattaforma Civica. Noi non siamo qui da vent’anni e io non ho mai avuto alcun incarico politico: siamo un movimento di cittadini che ha iniziato la propria attività cinque anni orsono, partecipando sì alla tornata elettorale del 2008, ma dopo un solo mese di campagna elettorale. Le nostre prime vere elezioni sono queste e ci presentiamo con programmi e competenze di alto livello, non certo per occupare poltrone.
Se vogliamo continuare a spingere sul tasto della verità, ricordo a Laura Gamba che proprio il Movimento Meet Up ci concesse di propria iniziativa il riconoscimento di associazione indipendente dai partiti politici e che nel 2009 l’attuale senatore Vito Crimi curò personalmente la diretta streaming del nostro incontro sulle torri di San Polo. In questi cinque anni abbiamo organizzato dibattiti e incontri sull’ambiente, sulla mobilità, sulla sicurezza, sulla disabilità e molto altro, non siamo dei parvenu delle belle promesse elettorali. Infine, un dibattito pubblico e un confronto con gli altri candidati sindaco di fronte ai cittadini (tutti, non solo i propri sostenitori) è quanto di più trasparente e democratico ci possa essere, anche meglio di uno streaming.

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1 COMMENT

  1. Onofri, capisco che sei in campagna elettorale ma ergersi a "fenomeno" della politica bresciana mi pare un pò troppo. Dalle critiche ai partiti al fatto che il solo programma elettorale valido sia il suo. Calma e gesso. E prima di criticare i programmi degli altri, compreso quello dei 5 Stelle, quantomeno li legga prima! E basta con ste storia del civismo! In molti comuni hanno creato disastri amministrativi più liste civiche di presunti nuovi della politica che altro.

  2. Io non lo voto, ma condivido appieno e rincaro la dose: i grillini sono degli esaltati spesso incapaci con proposte da due soldi(vedi inceneritore) che agiscono come una setta, sono autoreferenziali e obbediscono al duce Grillo.

  3. Qui il bambino è chi si erge a maestrino della classe e sputa sentenze. Lungi da me difendere i 5 stelle che sono stati ampiamente una delusione. Ma l’atteggiamento da puzza sotto il naso è altrettanto insopportabile.

  4. Mi piacerebbe sentire da Sindaco Francesco qualche anatèma contro quel potere che "logora chi non ce l’ha" come diceva Andreotti. Sì, perchè Brescia è il simbolo di quella cupola di potere tutta democristiana mai scalfita dagli eventi politici dal dopoguerra ad oggi. Sono gli stessi, imperterriti, da Boni a Paroli, passando magari per un Padula o un Corsini e un Fermi sempre dietro le quinte, a tirare le fila nel segno del consociativismo spartitorio senza soluzione di continuità, cone peraltro sarebbe anche Del Bono. Alzi la voce Sindaco Francesco contro quel poltronificio dove chi usciva da un’esperienza di Giunta o non si ricandidava finiva in ASM o poi i A2A o in Brescia Mobilità, ma dove vigeva anche il percorso a ritroso. Alzi la voce con coloro che si ripresentano oggi in una miriade di Liste Civiche ma alle spalle hanno diverse esperienze politiche e partitiche a vari livelli. Alzi la voce su chi ha benedetto delle sciagure come A2A o il Metrobus, su chi ha triplicato l’esborso di quei 500 miliardi iniziali di lire che Corsini nel 1992 configurava come denaro destinato a buoni appalti per il futuro della città (inceneritore e metropolitana). E non alzi la voce con i pentastellati: loro non c’erano e loro di queste cose non sentivano parlare in casa, che ne so, il babbo o lo zio.

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