Caso Calvesi, Braghini (Civica Brescia): “La pista dell’Abba si può ripagare al 70%”

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Con un comunicato l’esponente della Civica Brescia che sostiene la candidatura di Francesco Onofri a sindaco di Brescia, Valter Braghini, torna sulla questione del campo “Calvesi”, posto sotto sequestro la scorsa settimana perché inquinato da pcb, Gli atleti che si allenavano sul campo di atletica ora devono trovare un altro posto per continuare la propria attività sportiva ed è proprio qui che l’esponente della Civca Brescia si inserisce per offrire la propria proposta.

“Ieri gli atleti hanno portato in piazza Loggia il problema della mancanza di una struttura alternativa al Campo “Calvesi” di atletica leggera, chiuso per la violazione sistematica dell’ordinanza sindacale che proibisce dal 2002 di calpestare l’erba – si legge nel comunicato di Braghini – Ordinanza fatta osservare inizialmente con la delimitazione dell’area con nastri da cantiere. Sembrerebbe logico imporre l’osservanza della restrizione, anche delimitando meglio la stessa area con reti da cantiere (quelle di plastica arancioni), perchè non si chiude una strada se qualcuno la percorre in senso contrario e provoca talvolta un incidente. In questo modo si proibisce alle atlete della squadra femminile dell’Atletica Brescia 1950 di difendersi ad armi pari nel campionato a squadre di Seria A di atletica leggera e agli altri atleti di completare la loro preparazione”. E continua: “Vorrei ora, far presente un’opportunità che il CONI sta offrendo alle amministrazioni pubbliche. Il 27 aprile 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto che istituisce il Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della Pratica sportiva per la realizzazione di nuovi impianti sportivi ovvero per la ristrutturazione di impianti già in essere. Il finanziamento può arrivare fino al 76%. La domanda corredata con un progetto deve essere presentata entro il giorno 11 giugno 2013: questo è l’inghippo”. “Non c’è sicuramente tempo per presentare un progetto per uno stadio nuovo – prosegue il comunicato – ma il tempo necessario per predisporre un progetto per il rifacimento della pista dell’Abba, forse, potrebbe essere sufficiente, se l’Amministrazione Provinciale, proprietaria dell’impianto, si prendesse a cuore il problema dell’atletica leggera. In tal modo si risoverebbe almeno il problema di corridori e saltatori”.

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