Ha lottato per quasi due settimane tra la vita e la morte, fino a che il cuore ha ceduto. E’ deceduto presso l’opedale di Verona l’operaio di Sarezzo che nella notte dell’8 maggio è caduto in una vasca di raffreddamento metalli all’interno delle Acciaierie Venete, riportando gravissime ustioni su tutto il corpo. Troppe e troppo gravi le ustioni, i medici del reparto specializzato che non hanno mai nascosto la gravità della situazione e non hanno potuto salvare la vita di Matteo Canta, operaio originario del Meridione da anni residente a Sarezzo.
La tragedia si è consumata nel luogo di lavoro che da’ sostentamento anche al figlio dell’operaio morto, e al fratello. I carabinieri e i medici del lavoro, intervenuti prontamente nella notte stessa dell’incidente, dovranno stabilire eventuali responsabilità personali di Canta e verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
Si continua a morire, in fabbrica e nei cantieri. Giusto giovedì Pietro Ferrari del Dipartimento Salute Sicurezza Ambiente Camera del Lavoro di Brescia ha lanciato l’ennesimo grido d’allarme (leggi la notizia).
(a.c.)