Sostanze cancerogene per la realizzazione della nuova pista ciclabile di Moniga, sigilli al cantiere

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Una delle zone della provincia più belle, tra colline, filari di vite, ulivi e il panorama del lago. Una delle zone della province più adatta da percorrere in bicicletta, infatti la pista ciclabile in costruzione, un tratto del percorso che collegherà Desenzano con Salò, è pensata per attirare ciclo-turisti e far conoscere le bellezze della zona. I lavori però sono stati bloccati in seguito a un’ispezione della Guardia Forestale: nei cantiere sarebbero stati trovati materiali altamente cancerogeni.

Dopo i sigilli nei cantieri per la realizzazione di alcune strade bresciane, il caso più eclatante quello della tangenzialina di Orzivecchi (leggi la notizia), anche quelli nel cantiere per una ciclabile. La Forestale avrebbe costatato a Moniga, nei pressi di via Casali, l’utilizzo di traversine ferroviarie, contenenti creosoto, sostanza chimica altamente cancerogena, proibita, anziché di pietra per ricoprire i muri adiacenti alla pista in corso di realizzazione per conto della Provincia di Brescia. La ditta attiva nel cantiere, che ha sede a Calvisano, si difende dicendo che si tratta di opere provvisorie in attesa della pietra per ricoprire le pareti della pista ciclabile, ma il Pm Francesco Piantoni ha autrizzato il sequestro dell’area.

In attesa dei controlli di Arpa e Asl il sindaco di Moniga, Lorella Lavo, intervenendo sulle colonne di Bresciaoggi che riporta la notizia afferma che chiederà garanzie per la tutela della salute dei cittadini.
(a.c.)

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