Alesa, in tre anni il bilancio aumenta del 50 per cento grazie all’export

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Bilancio aumentato di oltre il 50 per cento in tre anni per Alesa, azienda di Mazzano (BS) che dal 1979 è attiva nella lavorazione di componenti per stampi di medie e grandi dimensioni, prevalentemente nel settore automotive e packaging. Con l’avvio di una strategia mirata di internazionalizzazione affidata a Co.Mark,  società di servizi di temporary management in outsourcing per l’internazionalizzazione delle PMI, l’Azienda è riuscita ad aumentare progressivamente il fatturato (+10% dopo un anno, +30% dopo due) e ha tagliato ora il traguardo di 1 milione di euro in esportazioni grazie all’acquisizione e fidelizzazione di una decina di clienti che garantiscono ciascuno commesse per qualche centinaia di migliaia di euro all’anno. 

«Fino al 2009 i nostri contatti con l’estero erano solo indiretti, eravamo fornitori di clienti che lavoravano per i mercati stranieri» spiega Renzo Nicolini, responsabile commerciale e ufficio tecnico. «Poi è sopraggiunta la crisi che ha bloccato il mercato Italia e abbiamo pensato che fosse il momento di provare un approccio diretto con l’estero, anche perché avevamo riscontri positivi sulla qualità delle nostre lavorazioni. Perciò abbiamo deciso di intraprendere questa strada puntando sulla formula dell’outsourcing che garantisce metodo e competenza».

Gli specialisti Co.Mark sono abituati ad operare trasversalmente su diversi mercati e per diversi settori merceologici, ciò ha permesso di individuare in breve tempo nuovi potenziali clienti con le caratteristiche ricercate e di stabilire importanti contatti. «La scelta dei mercati esteri si è basata sull’analisi di interscambio dei volumi d’acquisto tra l’Italia e il resto del mondo, con il limite geografico della consegna del materiale in conto lavoro», spiega Melanie Wenzel, l’export specialist di Co.mark alla quale è stato affidato il compito di internazionalizzare i prodotti Alesa. «I mercati più adatti sono quelli nei quali è presente una produzione di automobili e veicoli per il trasporto merci». Attualmente Alesa rifornisce Paesi di lingua tedesca, Germania, Austria e Svizzera, con l’aggiunta della Polonia, che già hanno occupato tutta la capacità produttiva interna dell’Azienda che è di circa 40.000 ore/anno.

L’export ha trainato l’indotto nel distretto bresciano. «La ricerca di nuovi mercati non si deve mai fermare. Stiamo valutando in particolare la Francia e i Paesi dell’Est più vicini all’Italia, come l’area dell’ex Jugoslavia e la Repubblica Ceca» continua Nicolini. «Al momento però le commesse sono tali che abbiamo dovuto ampliare i rapporti con i subfornitori per smaltire i lavori nei tempi stabiliti».

Melanie Wenzel conclude: «Tali risultati non sarebbero stati possibili senza la collaborazione dell’azienda che ha affiancato il nostro lavoro con la figura di Renzo Nicolini e con tutto l’ufficio tecnico evadendo in modo celere e competente le richieste che abbiamo raccolto».

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