Parco delle Cave, Curcio (Pd): “Non servono grandi proclami, ma pragmatismo”

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"Non abbiamo bisogno di grandiosi proclami da parte dell’amministrazione per chissà quali grandiosi progetti. Basterebbe un briciolo di pragmatismo bresciano che metta il Comune nella condizione di supportare e coordinare le iniziative dei cittadini e delle associazioni che già oggi, in piena solitudine, credono ed operano per il Parco delle Cave", così Crucio, candidato al consiglio comunale in Loggia per il Pd prende posizione sul Parco delle Cave, sostenendo che serve dare sostegno alle associazioni esistenti senza parlare di progetti mastodontici che prevedono lungaggini burocratiche

 

 

 

DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA

Pochi bresciani lo sanno, ma a pochi passi dalle proprie case è presente un vero e proprio paradiso naturalistico.  Il territorio di cui si parla è quello costituito dai laghetti di via Fusera nella zona sud est di Brescia e futuro centro del Parco delle Cave. Parco che molte associazioni di cittadini chiedono, per il momento invano, da anni all’Amministrazione Comunale.

È di qualche settimana fa l’uscita dell’assessore all’ambiente Vilardi sui giornali locali con le ennesime grandiose dichiarazioni sul Parco delle Cave di San Polo-Buffalora.

Personalmente mi occupo del tema da qualche anno, da quando ho avuto il piacere di far parte di un’associazione di cittadini che, senza aspettare le lentezze della nostra Giunta e i suoi proclami, si sono rimboccati le maniche e hanno creato una realtà associativa-sportiva – la Canottieri Brescia – che ha messo le prime pietre per il futuro polo naturalistico della zona sud di Brescia coniugando sport e rispetto e scoperta dell’ambiente .

Come città abbiamo molto da imparare dall’esperienza inglese. Non un ambiente inaccessibile (come qualcuno vorrebbe) ai cittadini, ma un parco aperto e permeabile alla cittadinanza che possa cosi godersi attivamente, rispettandolo, un grande polmone verde a pochi passi da casa. Strutture leggere, ecocompatibili e che si adattino al contesto ambientale e dunque non invasive ma che sappiano dare servizi ai cittadini che decidono di frequentare il parco. Percorsi ciclopedonali affiancati da percorsi vita e fermate del trasporto pubblico – perché il parco deve essere innanzitutto raggiungibile ed è necessario limitare il più possibile l’accesso alle automobili.

Non abbiamo bisogno di grandiosi proclami da parte dell’amministrazione per chissà quali grandiosi progetti. Basterebbe un briciolo di pragmatismo bresciano che metta il Comune nella condizione di supportare e coordinare le iniziative dei cittadini e delle associazioni che già oggi, in piena solitudine, credono ed operano per il Parco delle Cave.

I cittadini bresciani rimarrebbero stupiti del paradiso naturalistico che hanno a pochi passi da casa se solo lo conoscessero.

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