La speranza di ritrovarlo in vita non c’è più. Rimane un corpo da riportare in Italia, e sul quale piangere. I genitori di Gabriele Fogazzi, il giovane bresciano scomparso in Basile lo scorso 30 gennaio, hanno avuto notizia dal Consolato Italiano in Brasile che il corpo carbonizzato ritrovato in un bosco di Porto Seguro, nello Stato di Bahia, è quello del loro figlio 32enne. A confutare ogni dubbio l’esame del dna confrontato con quello degli stessi genitori recatisi in Brasile alla ricerca del figlio.
Sul corpo le autorità brasiliane non hanno effettuato l’autopsia, nonostante la morte violenta di Gabriele, ucciso da un colpo di pistola alla tempia. Mistero fitto sulle possibili ultime ore della sua vita: ai genitori, in vacanza al caldo nella loro casa brasiliana, aveva semplicemente detto che non sarebbe ritornato a casa per cena.
L’avvocato, il padre e la madre di Gabrile non si danno per vinti, e per fare luce sull’assassinio contano nell’aiuto del Ministero degli Esteri italiano più che nella polizia brasiliana.
(a.c.)