Itinerario fra Arte e Spiritualità alla scoperta degli altari barocchi in legno dell’Alta Valle Camonica

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Il Distretto Culturale di Valle Camonica in questi anni ha avviato la promozione di itinerari tematici, spesso inediti, lungo il territorio, allo scopo di valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale, intrecciandolo con quello naturalistico.

Grazie allo studio e alla ricerca della storica dell’arte Virtus Zallot, è nato il progetto “Sculture d’artificio” che ha tracciato un nuovo percorso di visita e scoperta: un itinerario  nel patrimonio degli arredi lignei barocchi e nella tradizione della lavorazione artistica del legno ancora viva in Alta Valle Camonica.

Il progetto, confluito in un volume riccamente approfondito a cura della stessa coordinatrice, copre uno spazio temporale che dai meravigliosi altari barocchi delle chiesette di alta montagna giunge fino alla sapienza artigiana delle odierne botteghe del legno.

Al centro dello studio e dell’analisi della prof.ssa Zallot – così come illustrato nel prestigioso volume in corso di pubblicazione – vi sono gli altari di diciotto chiese, espressione di intensa  religiosità  tradotta nel linguaggio e nello stile del  barocco.

Tali altari, oltre che straordinaria testimonianza artistica, rappresentano un evidente segno di fede, oggi quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico.
Grazie a questo percorso potranno finalmente diventare patrimonio comune.

“Sculture d’artificio  – illustra Virtus Zallot – significa sculture realizzate con grande abilità e maestria, fatte ad arte; ma anche sculture capaci di produrre spettacolo e di realizzare una metaforica esplosione di forme e di luci. Le sculture lignee degli altari barocchi formavano un congegno destinato a stupire ed emozionare per manifestare la straordinarietà del divino. Elementi architettonici, rilievi e statue formavano un’opera d’arte totale, incontro e sintesi di molteplici competenze messe in atto dalla docta manus collettiva della bottega; in Alta Valle, prevalentemente, dalla bottega dei Ramus.

Le chiese di Alta Valle Camonica, anche quelle dei paesi più piccoli e remoti, contengono veri tesori, spesso inaspettati. L’itinerario proposto, da Cedegolo a Ponte di Legno, accompagna a riscoprirli in un percorso che non è solo storico-artistico, ma pellegrinaggio nelle forme, intense e partecipate, della religiosità del passato e viva esperienza estetico/teologica per il visitatore del presente.”

Sorprendenti per numero e qualità, queste “sculture d’artificio” rappresentano una testimonianza di forte impatto visivo ed emotivo,“ un investimento materiale e spirituale inaspettatamente grandioso e prezioso  – sottolinea Virtus Zallot –  che in passato contrastava con la semplicità e la povertà di una vita quotidiana sobria e difficile. Anche le piccole comunità ne affidarono la realizzazione a botteghe di grande prestigio, come quella dei Ramus, senza risparmiare nè decorazioni nè oro. E la collocazione negli antichi borghi montani, entro vasti paesaggi naturali, li rende oggi ancora più affascinanti.”

Il volume, utilissimo anche come guida per una visita in loco, intende restituire la complessità di questi allestimenti liturgici nella loro organizzata integrazione di architettura e scultura, di materia e forma, di tecnica e cultura, di iconografia e teologia, di lavoro e fede.

Si è voluto inoltre indagare il loro lessico e la loro sintassi iconografica al fine di ricostruire il discorso in immagini per cui furono concepiti.

Nella prima parte si presentano i caratteri fondamentali dell’altaristica barocca in relazione ai contesti storici e spaziali di ambito generale e locale, analizzandone gli elementi costitutivi: le tipologie architettoniche, l’apparato decorativo, il repertorio di immagini e le tecniche esecutive. Si prosegue quindi con una serie di schede dedicate agli arredi liturgici di diciotto chiese di Alta Valle Camonica. “Questa pubblicazione – conclude l’autrice – vuole accompagnare il visitatore, residente o turista, credente o laico, a riscoprirne il linguaggio ridando loro la parola; a noi la curiosità e la capacità di interpretarla. La pubblicazione di questo volume è un progetto del Distretto Culturale di Valle Camonica, che lo ha voluto come strumento per stimolare e valorizzare la conoscenza e la fruizione dell’importante patrimonio ligneo sei/settecentesco conservato nelle chiese di Alta Valle e per trasmettere la memoria di una tradizione artigiana che ancora vive”.

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