Controlli del Noe in diverse aziende vinicole: denunce e sanzioni

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Nel corso di servizi pianificati dal Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, diretti dal Gruppo Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente di Treviso, i carabinieri del N.O.E. di Brescia, a seguito di mirati controlli in diverse aziende vinicole nell’ambito delle provincie di competenza (Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona), hanno segnalato all’A.G. il titolare di un’azienda vitivinicola ubicata nella provincia di Brescia, dopo aver accertato la registrazione irregolare di rifiuti speciali derivanti dalla lavorazione del vino. Tali modalità di gestione rifiuti, alterano la loro tracciabilità e possono servire ad eludere i controlli per disfarsi agevolmente ed economicamente dei residui di produzione.

I controlli del N.O.E. sono diretti a preservare l’ambiente da condotte di smaltimento massiccio ed indiscriminato di rifiuti speciali che presenterebbero evidenti concentrazioni di sostanze chimiche, utilizzate a monte nella coltivazione delle viti come fitosanitari e che, se non smaltiti regolarmente, potrebbero comportare concreti rischi di danno ambientale e conseguentemente alla salute umana.

Le ispezioni hanno portato altresì a contestare violazioni amministrative ad un’altra cantina vinicola della provincia di Brescia dopo aver riscontrato una notevole discrepanza tra la giacenza reale di vini pregiati a “Denominazione di Origine Controllata” (D.O.C.) e ad “Indicazione Geografica Tipica” (I.G.T.) rinvenuti all’interno della cantina per quantitativi superiori di centinaia di litri rispetto alla giacenza che era stata contabilizzata. L’obbligo di tenere aggiornato il registro dei vini in giacenza s’identifica infatti, soprattutto con l’esigenza di rendere possibile la prevenzione delle frodi attraverso il controllo della quantità e della qualità di vino in entrata e in uscita.

 

Accertate infine anche gravi contravvenzioni in materia di tutela del lavoro a carico di un’altra azienda vinicola bresciana in particolare per aver omesso di predisporre il documento per la valutazione dei rischi sul lavoro ed in particolare di prevedere sufficienti misure di protezione e prevenzione a tutela delle lavoratrici gestanti.

I controlli sono stati eseguiti congiuntamente con personale dell’Ispettorato frodi del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di Milano e del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Brescia.

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