Si è recato in una casetta nella campagna di Ciliverghe. Ha preso il fucile che utilizza per la caccia, l’ha rivolto contro se stesso ed ha fatto fuoco. E’ finita così la vita di un imprenditore edile di Calcinato. Classe 1957, una persona descritta come allegra e solare, ha salutato i familiari con un bigliettino lasciato nell’auto, raccomandando a un caro amico di prendersi cura di loro.
Il cadavere è stato ritrovato ieri nel primo pomeriggio, intorno alle 14:30. I soccorritori del 118, e i carabinieri di Brescia, Mazzano e Calcinato, non hanno potuto che dichiarare la morte dell’imprenditore, prima di trasportarne la salma in obitorio.
Anche se di spiegazioni ufficiali da parte delle forze dell’ordine o della famiglia non ne sono arrivate, sul tragico gesto si addensano le ombre delle difficoltà economiche attraversate da troppo tempo da tanti imprenditori, soprattutto del settore edile.
(a.c.)
Sono sempre gli innocenti che ci rimettono ,mai un politico abbia fatto un gesto del genere
Brao…..e sicuramente mai lo vedremo fare!……chissa’ quanta gente avra’ dato lavoro e paga, per poi ritrovarsi cosi’…riposa in pace almeno la’!!!!!!!!!
Brao…..e sicuramente mai lo vedremo fare!……chissa’ quanta gente avra’ dato lavoro e paga, per poi ritrovarsi cosi’…riposa in pace almeno la’!!!!!!!!!
Questo è quello che sta succedendo alle piccole imprese artigiane e commerciali…Tasse, tasse e solo tasse!!!
I politici??? NON fanno niente!!! Tanto a loro non cambia niente!!!
Condoglia nze vere alla famiglia.
mi rammarico che alcuni di Noi ormai depressi da questo periodo devastante dal punto di vista psicologico arrivino a pensare che il futuro non esiste, ma purtroppo ciò deriva dall’incoscienza, dall’incapacità e dall’egoistica distanza di tutti i nostri politici da ciò che sta succedendo nel mondo reale. riprendiamoci la vita!