Movida, Fratelli d’Italia lancia il “Patto per la notte”

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Le lamentele di residenti da un lato, i benefici che la movida crea dall’altro. Fratelli d’Italia lancia il Patto per la notte, con lo scopo di coniugare le esigenze di entrambe le parte. Punti chiave: tutela della salute, prevenzione del degrado e rispetto dei residenti.

DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE

Movida sì, movida no: certo così è facile, ma non serve a nessuno… Si perché la questione non si può davvero scavalcare con un semplice “mi piace” o “va fermata”, perché in gioco ci sono, da una lato, il diritto al riposo dei residenti e, dall’altro, i benefici che, è indubbio, ha portato al quartiere. Insomma: la movida va ripensata e regolata. E guarda caso non ci sarebbe neanche bisogno d’arrovellarsi tanto per farlo: ecco qui il “Patto per la notte”, già pronto, funzionale, ben studiato. I punti chiave? Tutela della salute, prevenzione del degrado e rispetto dei residenti. Il tutto si accompagna naturalmente al tavolo di confronto che abbiamo voluto proprio per favorire l’osservanza del patto stesso e che, condiviso dalle varie realtà attive nel quartiere, rappresenta il migliore e più democratico strumento d’attuazione del Patto. Alcuni esempi di come il buon senso e la conoscenza del territorio possono operare? L’uso di bicchieri di plastica con cauzione e logo del locale (e niente più bottiglie abbandonate ovunque); vantaggi ai locali virtuosi (come la possibilità di traslocare in appositi chioschi nei parchi pubblici durante il periodo estivo); controlli delle Forze dell’Ordine e presenza dei Servizi Sanitari; la patente a punti per i gestori (così da premiare e penalizzare chi se lo merita). Brescia negli ultimi anni, grazie al nostro impegno, ha riscoperto l’amore per il proprio centro storico: finalmente la sera è possibile vederlo frequentato da persone di tutte le età, con un concreto vantaggio in termini di sicurezza e sostegno al commercio. Dall’altro lato il nostro splendido centro, anche grazie ad interventi di riqualificazione (dalle strade all’illuminazione, dall’arredo agli spazi verdi), è divenuto ancor più attrattivo per chi ha scelto, come molte giovani coppie, d’andarci a vivere. Due risultati che, dev’essere impegno dell’Amministrazione, non solo possono convivere in buona pace, ma si devono integrare e favorire vicendevolmente. Il “Patto per la notte” può esserne il volano. Vogliamo far finta di niente?! 

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1 COMMENT

  1. E’ colpa di Rolfi, no è colpa di Labolani, anzi no è colpa di Margaroli…… avete passato 5 anni a litigare senza concludere niente ed ora avete il coraggio di parlare con un problema CREATO e VOLUTO dalla giunta PAROLI!!!!! non siate ridicoli, almeno fatevi da parte, non siamo al circo ma in un’amministrazione cittadina!

  2. La soluzione è l’uovo di Colombo. Far rispettare le leggi, leggi che la precedente amministrazione non ha fatto rispettare perché pensava fosse redditizio, in termini elettorali, dire che il Carmine era stato recuperato, quando, al contrario, era stato ricacciato indietro di anni. quanto ha funzionato quell’imbroglio si è visto alle elezioni, dove l’amministrazione precedente ha avuto un crollo, al carmine ancor più che altrove. Non abbiamo bisogno di imbonitori.

  3. forse per qualcuno che non sa l’italiano "far rispettare le leggi" non vuol dire niente: credo che qua qua intenda fra l’altro dopo le ore 23, perseguire gli schiamazzi notturni, gli assembramenti in mezzo alla strada (illegali secondo varie leggi) l’ubriachezza molesta etc etc…… fra gente civile non ci sarebbe bisogno di richiamare il rispetto delle leggi, evidentemente molti dei frequentatori della movida non sono persone civili!!!

  4. DA residente del Carmine son stufo di continuare a sentir parlare dei benefici portati dalla movida al quartiere…
    QUALI SAREBBERO ??????
    il ritorno delle prostitute ? degli spacciatori e dei tossici che eravamo riusciti ad allontanare? , lo sporco e l’indecenza per le vie ? , il disturbo alla quiete??

    i soli benefici sono nelle tasche dei gestori dei locali e basta !!

  5. Sarebbe corretto se invece di utilizzare nomi quali "benefici" "@porre" "@chicchessia" mantenessi sempre lo stesso nickname. Capisco l’impellenza di far credere ai fruitori del sito che siete in migliaia, ma il tutto è poco corretto (proprio da te che ti ergi a paladino della legalità).
    Mi piace molto il tuo affondo sugli "assembramenti in strada (illegali secondo le leggi)". Quali? Se parli di schiamazzi convengo, di ubriachezza molesta forse. Però non ho letto alcuna proposta atta a migliorare l’attuale situazione.

  6. DA residente del Carmine son stufo di continuare a sentir parlare dei benefici portati dalla movida al quartiere…
    QUALI SAREBBERO ??????
    il ritorno delle prostitute ? degli spacciatori e dei tossici che eravamo riusciti ad allontanare? , lo sporco e l’indecenza per le vie ? , il disturbo alla quiete??

    i soli benefici sono nelle tasche dei gestori dei locali e basta !!

  7. DA residente del Carmine son stufo di continuare a sentir parlare dei benefici portati dalla movida al quartiere…
    QUALI SAREBBERO ??????
    il ritorno delle prostitute ? degli spacciatori e dei tossici che eravamo riusciti ad allontanare? , lo sporco e l’indecenza per le vie ? , il disturbo alla quiete??

    i soli benefici sono nelle tasche dei gestori dei locali e basta !!

  8. non so chi sia lei, ma il discorso vale per entrambe le parti….

    io ho scritto post con titolo BENEFICI ? e nient’altro….
    Alt ri post non sono miei.
    Mi piacerebbe sapere come fa ad affermare ciò.

  9. Cosa propongo? Rispetto dell’art. 190 Codice della strada, rispetto della zonizzazione dei rumori (35 db di notte), rispetto delle norme sul plateatico ( perchè se un locale occupa uno spazio pubblico senza autorizzazione viene sanzionato, mentre i locali del Carmine occupano intere vie senza che l’amministrazione intervenga?). Rispetto delle norme igieniche: molti locali hanno un solo bagno e 500 clienti in contemporanea. Posto che ci vogliano tre minuti per servirsi della toilette, occorrerebbero 1500 minuti, cioè più di un giorno, per soddisfare le esigenze di tutti. Per non parlare delle regole dell’educazione, del rispetto dei diritti altrui ecc.

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