Brescia calcio, Gallo viceallenatore? No al 99 per cento

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Fabio Gallo, al 99%, non sarà il vice allenatore del Brescia nella prossima stagione. La decisione, meditata dall’ex rondinelle (ed ex Atalanta) nella notte, dovrebbe divenire ufficiale domani o forse già nella giornata di oggi – scrive il portale www.calciobresciano.it -. Un passo indietro che arriva dopo il chiaro "No" della Curva Nord Andrea Toninelli, espresso ieri faccia a faccia con lo stesso Giampaolo. Il quale, dapprima, ha manifestato la volontà di lavorare comunque con il suo vice designato. Poi, dopo conciliambolo con la società e soprattutto con Gallo stesso, ha deciso di avallare la decisione del suo assistente, sgradito a buona parte dei tifosi per i suoi passati da atalantino e per alcune frasi mai dimenticate all’indirizzo di quella che è stata anche la sua squadra a metà anni Novanta.

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1 COMMENT

  1. Io non insulto ma condivido il pensiero di Roby. La nostra tifoseria è provincialotta; se un professionista è serio e bravo ma chissenefrega di quello che ha detto e fatto in passato. Ognuno di noi ha detto o fatto in passato cose che non ripeterebbe. Capitolo società: l’ennesima barzelletta! Se è vero che non si avvalerà dei servizi di Fabio Gallo su "diktat" della curva Toninelli sarà l’ennesima prova di scarso carattere e di noncuranza dei propri interessi. Se hanno scelto Gianpaolo i Corionis sapevano già di Gallo, quindi ho non si sceglieva a priori Giampaolo e il suo team oppure se si è creduto in lui si prende tutto e si va avanti; una società seria farebbe così. Il valore di un professionista (e no di un marito, un amico, etc) lo si vede SOLO dai risultati. La maglia del Brescia è unica, l’hanno indossata campioni, buoni giocatori ed inguardabili, ma sempre quella è e sempre rimarrà.

  2. Questa è la dimostrazione lampante che il calcio, in particolare a Brescia, è retto da una società con le contropalle, che ha saputo pulire l’ambiente dai delinquenti, dalle gang di tifosi che fanno il bello e cattivo tempo, dalgi orgogliosi appartenenti a sette di picchiatori, consegnando il calcio alle famiglie, agli appassionati puliti, agli sportivi veri. O no?

  3. Quando passò all’Atalanta il buon Gallo pensò bene di fare il ruffiano sputando sul suo passato biancoblu. Per questo motivo mi pare logico che sia malvisto. Gallo, che stimo come persona, ha espresso il suo pensiero, ora sia coerente e faccia un passo indietro. Ci sono tanti ottimi secondi allenatori in circolazione e magari qualche ex giocatore che a Brescia è veramente affezionato.

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