Ospedale psichiatrico giudiziario a Leno, Bisinella: no a soluzioni calate dall’alto

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Il sindaco di Leno Pietro Bisinella ha scritto al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni per esprimere la sua preoccupazione per la deliberazione con la quale la giunta regionale ha individuato nel presidio ospedaliero di Leno la sede per due comunità destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in Ospedale Psichiatrico Giudiziario e dell’assegnazione a Case di cura e custodia”. Nella missiva il sindaco di Leno chiede al Pirellone di dar vita a un tavolo interistituzionale per discutere la questione e conclude: “Desideriamo con forza che lei sappia che non siamo intenzionati a subire interventi calati dall’alto sul nostro territorio, ma che siamo altresì disponibili a ragionare per trovare soluzioni condivise che siano rispettose del tessuto sociale delle nostre comunità”.

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1 COMMENT

  1. Comunicazione in perfetto politichese con argomenti cavillosi per nascondere il piu’ egoistico dei no. Empoli si sentono migliori.

  2. Comunicazione in perfetto politichese con argomenti cavillosi per nascondere il piu’ egoistico dei no. Empoli si sentono migliori.

  3. Mi sembra che l’ipocrita sia tu, se un Sindaco chiede "cortesemente" spiegazioni per difendere la sua popolazione, fà solo il suo dovere. Leggiti la lettera prima di giudicare. Un bravo come sempre al nostro sindaco. Come faremo senza di te…!

  4. I nervi scoperti dolgono e suggeriscono risposte piene di astio. Contento lei che ha trovato l’uomo della provvidenza, non puo’ impedire un giudizio politico. Quel signore e’ contrario a tutto; vedasi ad esempio il macello che avrebbe procurato centinaia di posti si lavoro, se non mi sbaglio. Credo che faccia parte dello zoccolo duro; quello che da sempre ritiene di essere miigliore.

  5. Difendere la popolazione da chi? Qual è la minaccia? Le persone malate? Politicamente molto poco corretto! Si legga ciò che scrisse il dott. Basaglia.

  6. I commenti da zoccolo duro mi sembrano quelli di chi ossequiso ai poteri forti accetta tutto senza battere ciglio, sia nel caso del macello di Manerbio, che in questo casom mi pare che il nostro sindaco faccia solo il suo dovere, ponendo quesiti in maniera intelligente e competente e in maniera sin troppo corretta ed educata…se poi bastano delle domande a far cadere dei progetti FORSE segnifica che tali progetti avevano gambe poco solide per non dire altro. La bassa per troppi anni è stata sottorappresentata ovunque, per questo il Bisi è così amato, perchè stà sempre dalla parte della sua gente in maniera libera e senza pregiudizi ideologici, basta venire a Leno per vedere che i cantieri non si sono fermati, a patto che siano costruiti per il bene di tutti e non solo di qualcuno.

  7. Ma te se ti trasformano l’ospedale del tuo paese in un ospedale psichiatrico senza chiederti niente sei contento? Non dici niente? E poi non lamentiamoci dei politici, meno male che questo non stà zitto.

  8. Complimenti per le logiche di campanile. I compagni che furono han talmente abiurato le loro origini caratterizzate dal centralismo democratico da essere sostenitori del localismo, come massima forma di democrazia. Con simili logiche non si va da nessuna parte, se si accetta che ogni capetto locale abbia la possibilita’ di porre veti. Quanto al macello basta riflettere per capire che nessun imprenditore si impelaga in una battaglia prima ancora di avviare un’attivita, quando gia’ fare impresa e’ un grosso rischio.

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