I conti in rosso del Comune infiammano il dibattito del consiglio

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Consiglio comunale caldo oggi, dalle 14, a Palazzo Loggia. Ad aprire la seduta il caso Pcb, con il rischio della chiusura della Caffaro Spa e ciò che potrebbe conseguirne sul fronte ambientale. “L’attuale società che opera su Caffaro”, ha spiegato la grillina Laura Gamba, “ha il compito di procedere all’emungimento della falda: una messa in sicurezza d’emergenza che non è possibile continuare per secoli. Inoltre non possiamo non avere un piano per fronteggiare l’emergenza”. “Stiamo lavorando per scongiurare un esito negativo sia nei risolti ambientali sia in quelli occupazionali”, ha ribattuto Fondra, “sul tema del Pcb, invece, la Provincia di Brescia ha firmato tempo una diffida ufficiale all’azienda affinché questa si occupi della salvaguardia della barriera idraulica. Su questo tema abbiamo già anche allertato A2A”. Una replica che ha “parzialmente soddisfatto” la Gamba.

Quindi è toccato a Giorgio Maione (Pdl), che ha accusato la maggioranza di aver tenuto “un atteggiamento ondivago” sulla questione Park City e di voler “spremere i cittadini raddoppiando il costo dei parcheggi per i residenti”. “L’amministrazione non ha ancora fatto alcuna scelta su questi temi”, ha ribattuto l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni, che ha ribadito le accuse all’ex giunta sulla questione della copertura dei costi.

Rinviata – per questioni di tempo – l’interrogazione sulla prostituzione, il clima si è fatto più caldo quando Paola Vilardi (Pdl) – intervenendo sull’ordine dei lavori – ha ricordato il ricorso presentato da Laura Venturi (Pd) perché vengano riconteggiate le schede elettorali attribuendo un seggio in più al Partito democratico a scapito della Lista Castelletti. La Vilardi ha quindi chiesto al sindaco di darne comunicazione all’Aula. Ma il presidente del Consiglio Giuseppe Ungari si è opposto. Scatenando subito le critiche della minoranza.

A seguire Maione (Pdl) ha presentato una pregiudiziale sulla nomina della commissione Statuto, accorpandola eventualmente a un’altra. Bocciata dalla maggioranza e dai tre consiglieri della Civica Paroli. Sulle commissioni, poi, si è aperto il dibattito. Da segnalare in particolare il malcontento dichiarato dalla grillina Gamba (unica astenuta al momento del voto) per l’esclusione del movimento dalla commissione Ambiente, dovuta al mancato accordo con le altre forze della minoranza.

Alle 16.40 si è iniziato a discutere di bilancio. L’assessore Paolo Panteghini ha illustrato brevemente la situazione dei conti della Loggia, sottolineando l’esistenza di un grosso disavanzo in parte corrente ed evidenziando che, togliendo dal rendiconto le entrate straordinarie, il buco del 2012 è stato di ben 16,3 milioni di euro. Lo scorso anno il “rosso” di parte corrente è stato di 37,9 milioni, mentre nel 2013 il tendenziale è di 31,6 milioni. Una situazione che preoccupa la nuova maggioranza, anche a fronte del fatto che il 90 per cento della spesa corrente è già impegnata e che i debiti contratti per la metro sono sostanziosi (400 milioni). “Che fare?”, ha quindi detto Panteghini, “Prendere atto che l’inerzia della giunta Paroli peserà sul 2013 e presentare un bilancio previsionale il prima possibile, innanzitutto. Interverremo con delle razionalizzazioni, anche se c’è poco spazio per agire visto che la spesa è già impegnata. E, quando possibile, aggrediremo il debito. Ma quello delle dismissioni sarà il momento cruciale per la città”.

Dura la reazione del centrodestra. “L’assessore al Bilancio, o amministratore di condominio, ha dimostrato di essere molto più politico che tecnico”, ha detto l’ex sindaco Paroli, “lo scorso anno di questi tempi avevamo un disavanzo di 49 milioni in parte corrente e di 71 per rispettare il patto di stabilità. Di chi era la colpa? Ci avete rimproverato di non aver presentato il presentivo, quando le maggiori città italiane si trovano nella stessa situazione. I 31 milioni da trovare sono costituiti dai debiti per la metro e dai minori trasferimenti dallo Stato: sosterremo comunque le scelte della maggioranza se questa sarà in grado di dare risposte alla città mantenendo i servizi. Ora avete tre soluzioni: ridurre la spesa, intervenire sulle entrate da parte di altri enti o aumentare le tasse”.

“La difesa di Paroli è stata davvero onorevole”, ha ribattuto subito il capogruppo Pd Fabio Capra, “ma quando voi vi siete insediati avete trovato un tesoretto più che sufficiente per pagare le riserve della metro e pagare le opere complementari che nel piano non c’erano. La colpa più grave che imputo alla vecchia maggioranza comunque non è lo spreco, ma l’incapacità di capire la crisi”.

 

“Quella di Panteghini è stata una relazione senza alcuna novità”, ha quindi detto il leghista Fabio Rolfi. “L’intervento di Rolfi è stato più onesto degli altri esponenti della ex maggioranza”, ha replicato Del Bono, “ma la verità è che il disequilibrio di 31 milioni è molto più grave del rispetto o meno del patto di stabilità, perché porta al commissariamento. E questa situazione va fronteggiata con la spesa impegnata ben oltre il 90 per cento formale. Di fatto il bilancio di previsione 2013 l’ha già scritto la ex maggioranza e a noi non sono concesse tutte le ipotesi citate da Paroli. Il vero tema è come imposteremo il bilancio 2014, che ci siamo impegnati a presentare già a gennaio”.

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