Da "illecito sportivo" a "slealtà sportiva". Una bella differenza, precisamente da 45 mesi di squalifica a 15. Avendone già scontati 13, il prossimo 18 settembre Andrea Iaconi potrà tornare a vestire ufficialmente i panni del Direttore Sportivo del Brescia Calcio. La notizia a margine della pubblicazione della sentenza del Tnas, il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, che di fatto ammorbidisce, parecchio, la Corte di Giustizia Federale.
I fatti che portarono alla condanna di Iaconi sono stati ammesso dallo stesso DS (leggi la notizia), e risalgono al periodo durante il quale lavorava a Grosseto, nell’aprile 2010. Il Tnas ha riconosciuto che Iaconi non ha avuto un ruolo decisivo nella vicenda della presunta combine tra Grosseto e Ancona, ma si sarebbe limitato ad eseguire degli ordini ricevuti da parte del presidente della società. Nello specifico, la tratta del risultato sarebbe stata messa a segno da un paio di giocatori del Grosseto, Turati e Joelson. Fondamentale nella decisione di ridurre la pena la collaborazione offerta da Iaconi ai magistrati, e la sua precisa volontà di fare luce su tutta la vicenda.
(a.c.)