Dalla Thailandia all’Italia e precisamente sul Lago di Garda. Una storia come tante che però ha preso un brutto risvolto. Una donna thailandese, 40enne e madre di due bambini, ha denunciato di non essere stata mai pagata dalla titolare di un centro massaggi sul lago di Garda, di non essere stata regolarizzata e di essere stata invitata a prostituirsi con i clienti che ne facevano richiesta. Una denuncia che, come riporta il Corsera, è finita nelle mani del console thailandese Nonthaphan Prateepussananon accorsa a Brescia il 29 luglio per un’occasione istituzionale. Una vicenda che il console ha definito inammissibile e che rischia di gettare in cattiva luce tutte le donne thailandesi, diffondendo l’idea che le massaggiatrici siano tutte donne pronte anche a prostituirsi.
I fatti: il 30 luglio la donna, che in Thailandia era un tecnico di laboratorio, ha denunciato il fatto, prima alla Cgil e poi alla questura di San Polo. Stipendio mai percepito, vitto e alloggio garantiti ma all’interno del centro massaggi, e infine l’«invito» a prostituirsi. Un invito che la 40enne non ha accettato.
Bella figuraaaa
Non va generalizzato, ma bisogna anche essere realisti che purtroppo la maggior parte non fa massaggi e basta. Comunque non è questo il caso e vergogna per i titolari del centro del Garda