In nome dell’alleanza di governo tra i loro partiti, Pdl e Pd, gli onorevoli Giuseppe Romele e Guido Galperti hanno lanciato un appello rivolto a tutti i colleghi bresciani: salviamo la Provincia di Brescia dalla cancellazione.
Un milione e 300mila abitanti, e un territorio molto esteso: da sole queste due caratteristiche varrebbero tanto quanto intere regioni del centro e del sud Italia. Perché cancellare quanto di buono fatto fino ad ora, e fin dai tempi del periodo napoleonico, ben prima dello Stato italiano? Soprattutto: perché intervenire in poco tempo, con pochi approfondimenti e studi, su una cosa tanto importante che coinvolge, giusto per fare alcuni esempi, 2.500 chilometri di strade, la gestione delle acque, dell’ambiente, del turismo, dell’edilizia scolastica, dei trasporti? Galperti e Romele, attuale vicepresidente dell’Ente, affermano che era meglio l’ipotesi del precedente Governo Monti (50 province complessive, tra cui Brescia e Bergamo, e 12 città metropolitane, tra cui Milano) rispetto alla bozza di cui si parla ora, nel "loro" Governo. E soprattutto hanno chiarito che in ogni caso è da allontanare l’ipotesi del commissariamento dell’Ente in primavera, quando sarebbe l’ora delle elezioni.
(a.c.)