Dopo due anni Padre Elia Ciapetti torna nella sua Castegnato

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Era dall’agosto del 2011 che Padre Elia Ciapetti missionario comboniano, non tornava nel suo paese natale a Castegnato per un periodo di riposo e per le cure fisioterapiche alla mano destra, ferita durante un’imboscata dei guerrieri Toposa in Sud Sudan il 2 marzo del 2003.

Il periodo di riposo è questa volta ancora più necessario perchè l’ottantaduenne missionario, da 55 anni in terra di missione (29 anni nel Karamoja del nord Uganda, 17 anni fra i Toposa del Sud Sudan e gli ultimi 9 fra i Turkana del Kenia), lo scorse mese di febbraio ha avuto un infarto superato, come dice lui “”grazie alla decisione del Signore e all’occhio clinico dei confratelli all’ospedale di Nairobi.”

L’infarto ha lasciato il segno ed ora padre Elia ha bisogno di nuove visite e accertamenti ed i medici non escludono l’esigenza che il suo cuore possa aver bisogno di pacemaker. Si deciderà a giorni ed il soggiorno in Italia potrebbe essere prolungato oltre la prevista metà di settembre.

I problemi di salute “”tutti risolvibili e passeggeri” dice il missionario, non interrompono l’incessante ricerca di aiuti per i suoi progetti che ora lo vedono impegnato nel Turkana a nord del Kenya, al confine con la Somalia, nel Corno d’Africa, la zona più povera e vasta con tre soli abitanti per chilometro quadrato.

“Il progetto che mi sta a cuore – dice padre Elia – è la costruzione di aule per togliere i ragazzi delle scuole dal sole cocente e dal forte vento continuo che soffia dal deserto: sono tanti quelli che ancora studiano sotto l’albero, con la lavagna appoggiata sul tronco…””

I progetti di padre Elia in questi anni sono stati molti (scuolette di savana, adozioni a distanza, lotta alla fame, realizzazione di nuovi pozzi, per il centro sordo-muti …) tutti resi possibili dal grande cuore di piccoli e grandi donatori e benefattori che li hanno fatti propri. Ed è proprio a questi che padre Elia si rivolge ancora, ricordando che il costo di ogni aula completa di arredamento, è di settemila euro.

“Abbiamo bisogno di aiuto”” è l’accorato appello di padre Elia, che per facilitare il contratto con i benefattori si è dotato di un telefonino (3382941875) ed ha confermato la base operativa nella casa di Castegnato in Via Molino 73 con la sorella Marta (0302721860).

Il conto corrente postale sul quale versare i contributi è il numero 28394377, intestato a Missionari Comboniani – Mondo Aperto – Onlus Vicolo Pozzo, 1 — 37129 Verona.

“”Nella causale – sottolinea il missionario castegnatese — va specificato che si tratta di erogazione liberale a padre Elia Ciapetti Kenya e così il contributo diventa fiscalmente detraibile.”

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