Là dove negli anni Novanta a Rezzato c’era un’azienda per la lavorazione del marmo, ora c’è un discarica di rifiuti tossici pericolosi. A scoprirlo sono stati i carabinieri in collaborazione con la Procura della Repubblica che negli scorsi giorni hanno ritrovato all’interno del capannone 10 cisterne da 600 litri abbandonate e numerosi fusti più piccoli per un totale di oltre 7mila litri.
A testimoniare immediatamente la tossicità del liquido verdastro abbandonato nelle vasche sono i tanti cadaveri di piccoli animali ritrovati intorno alle vasche, presumibilmente giunti lì per abbeverarsi. Dopo aver fatto scattare l’allarme ambientale, ora spetterà all’Arpa stabilire di che tipo di rifiuti si tratti e quali siano le conseguenze della loro presenza.