Per la simbolica cifra di 50 euro il Comune di Brescia ha acquistato da Astaldi Spa i quattro container utilizzati dagli operai durante la costruzione della metro, e poi occupati abusivamente da una quarantina di cittadini, italiani ed extracomunitari, senza abitazione.
La notizia rappresenta una vera e propria svolta nella vicenda di cui tanto si è parlato fin da quando c’era la precedente amministrazione, visto che l’occupazione risale ad oltre 4 mesi fa. Il neo sindaco fin da subito ha deciso di non mettere la testa sotto la sabbia ed affrontare il problema. Dopo una visita ai 41 occupanti fatta a metà luglio, ora la decisione di acquistare le casette da Astaldi. Subito però Del Bono ha precisato, riportiamo le parole dalle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: «Si tratta, è evidente, di una situazione precaria, temporanea. Non può durare così per sempre. Ma allo stesso tempo non si può pensare che siamo noi a procedere a uno sgombero. In via Gatti ci sono famiglie e persone in condizioni difficili. È materia di ordine pubblico, che non compete al Comune quanto, più strettamente, alla Prefettura. Potevamo far finta di non vedere o cercare di governare una situazione difficile. In ogni caso non è una legalizzazione né un riconoscimento dell’occupazione abusiva. Non ci faremo carico di alcuna spesa per utenze e servizi che mancano. Però monitoriamo, con la collaborazione dei volontari che già operano sul luogo».
La notizia è stata già commentata nella giornata di ieri da parte dell’ex vicesindaco Fabio Rolfi, che si dice favorevole all’operato dell’amministrazione Del Bono a patto che si tratti di una soluzione provvisoria che serva a far prendere tempo prima di trovare una sistemazione definitiva agli occupanti, che di fatto sono abusivi.
(a.c.)