La porta dell’ufficio era chiusa dall’interno. Il forte odore di metano ha spinto il titolare dell’azienda, una ditta brasiliana che produce velivoli ultraleggeri, a dare l’allarme. Lui stesso ha aperto la porta, e per primo ha trovato la sua impiegata riversa a terra, priva di vita. Il medico legale ha accertato una profonda ferita alla nuca e ferite più leggere al volto, forse causate dalla caduta. Il magistrato ha disposto l’autopsia che verrà eseguita al Civile a inizio setitimana. I carabinieri hanno raccolto elementi e stanno in queste ore esaminando il quadro investigativo. Ogni ipotesi è aperta, dalla disgrazia, al suicidio, all’omicidio.
E’ giallo a Gambara, nella profonda Bassa Bresciana. Il ritrovamento della donna è avvenuto intorno alle 18, quando la stessa era sola in ufficio. L’ultimo a vederla è stato un collega, che una volta terminato il lavoro se n’è andato a casa. Dopo l’allarme lanciato dal titolare sul posto sono giunti i carabinieri delle caserme di Gambara e Verolanuova, e poco dopo i colleghi della scientifica di Brescia per il sopralluogo alla ricerca di tracce significative che aiutino a comprendere il motivo della morte. Per ora l’unica cosa certa che è trapelata è che nell’aria circostante all’ufficio, situato in via Gambara, si percepiva un forte odore di metano, forse fuoriuscito da uno scaldabagno. I carabinieri però non vogliono lasciare perdere nessuna pista, per questo motivo nella serata sono stati interrogati a lungo sia il titolare che il collega della giovane brasiliana. Da chiarire anche se l’ufficio era utilizzato dalla donna come appartamento.
ARTICOLO AGGIORNATO ALLE 13 DEL 31/08/2013
un gesto estremo?
ma il palazzo rispettava le norme di sicurezza???? morire per fughe di gas nel 2013 non è accettabile