A quasi sette mesi dall’avvio (2 marzo 2013) della metropolitana di Brescia, i probabili “portoghesi” che hanno eluso i controlli e hanno viaggiato gratis sono 350mila. Probabili, perché si tratta semplicemente di una stima fatta da Metro Brescia e basata sulle rilevazioni effettuate in questi mesi. Secondo quanto affermato dal presidente di Metro Brescia, Ettore Fermi, nel corso del convegno nell’ambito della settimana della mobilità sostenibile, i furbetti sarebbero il 7 per cento dei passeggeri titoli, “un dato fisiologico che dimostra il comportamento virtuoso dei bresciani”. Non di tutti, però.
Per questo nelle prossime settimane entreranno in funzione i nuovi tornelli elettronici virtuali. Nessuna barra di metallo da superare previa convalida del ticket di viaggio quindi, ma un sistema di occhi nascosti ideato dal Dipartimento di ingegneria informatica dell’Università degli studi di Brescia che, avvalendosi di tre telecamere installate ad ogni varco d’entrata, inquadreranno, riconosceranno e conteggeranno il numero dei passaggi. Il software abbinato farà il resto, elaborando in tempo reale il numero dei ticket obliterati in ogni stazione. I primi tornelli elettronici saranno installati nella stazione Fs.
Geniali
in sostanza si avrà la certezza che molti non pagano e che continueranno a non pagare … ottimo
Sai cosa gli frega a un giauro del tuo Grande Fratello. Voglio vedere multare un bel Negrone e incassarne poi i soldi della sanzione, chi gli mandate a casa il Del Bono hahahahaha o il Baffuto Fermi hahahaha ma fate come in tutto il Mondo mettete dei tornelli veri. TESTINE
Geniali!!!!!Finalmen te siamo tutti d’accordo.Li proporrei per il Nobel della pavidità. Saranno in buona compagnia ma, ne sono sicuro , i geni del Dipartimento saranno i vincitori!
é una bella soluzione, pratica per valutare come agire in futuro, e utile per aumentare le applicazioni innovative che l’università può offrire alla città.
In pratica si parla di pressing psicologico. attraverso la sorveglianza continua e mirata, il viaggiatore dovrebbe pagare il biglietto?
In pratica si parla di pressing psicologico. attraverso la sorveglianza continua e mirata, il viaggiatore dovrebbe pagare il biglietto?
Ah beh chissà che paura che avranno rumeni e marocchini dei tornelli elettronici…
Quelli che non pagano continueranno a fare i furbi. Una mezza soluzione potrebbero essere dei controllori seri, che facciano la multa senza farsi impietosire da stranieri e compagnia bella. Serve rigore contro chi fa il furbo pensando di cavarsela sempre in qualche modo.
Mi sono perso qualche cosa o i tornelli veri e propri esistono ancora in questo mondo? Nessun ingegnere è riuscito a pensare che sarebbe una ovvia e classica soluzione?
Forse è meglio fare i brillanti e inventare la telecamera che ti guarda con dietro l’impiegato che dice "Ahi ahi ahi MARRANO, perchè non paghi! Gargamella di un furfante!"
Forse è meglio spendere milioni di euro per avveniristici (e ridicoli) congegni celebrano l’università come covo di premi Nobel…. che non hanno altro da fare che inventarsi di piazzare delle telecamere di sorveglianza… e farsi pagare molto più del mio elettricista per farlo.
Bah… soldi pubblici soldi pubblici…. tanto ci sono le tasse.
"un dato fisiologico": mi piacerebbe conoscere le percentuali di Milano, Londra, Parigi, Berlino, Madrid ecc. ecc.. Qualcuno le conosce?
Gli occhi nascosti conteranno i passeggeri: OK.
Le macchinette erogatrici conteranno i biglietti emessi: OK.
Del Bono farà la differenza: OK (forse).
L’opposizi one farà il paiolo a Del Bono perchè ha contato i biglietti erogati e non quelli obliterati, quindi i portoghesi che sono saliti a bordo con il biglietto non obliterato saranno già in Portogallo: OK.
Del Bono si dimetterà: OK (dipende).
Il nuovo sindaco conterà la differenza tra i passeggeri e i biglietti obliterati: OK.
Nel 2020 sapremo che il 7% fisiologico è diventato 20% effettivo: OK.
Nel 2021 installeranno i tornelli di metallo, che il resto del mondo ha già abbandonato dal 2014.
Intanto, da qui al 2020, chi paga?!?!?!?
Forse, invece che occuparsi di tornelli elettronici e fisioligci portoghesi, Ettore Fermi potrebbe riferire ai cittadini in merito alle reali prospettive economiche della gestione Metrobus visto che il buco di 30 milioni di bilancio che ripagheremo di tasca nostra con l’aumento delle tasse, è un’eredità che lui stesso ci ha cortesemente donato con il Metrobus, la sua creatura partorita vent’anni fa.
Qualcuno ha pensato al fatto che, ad oggi, i titoli elettronico delle tessere io viaggio regionali non sono ancora riconosciuti come validi all’ingresso???
Con Rolfi si combattevano i rumeni, con del bono i portoghesi. Faremo festa quando combatteranno i delinquenti a prescindere dal passaporto.