Castelletti risponde a Onofri: “Nessuno spreco, risparmierò stabilizzando una precaria dei Musei”

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Il vicesindaco Laura Castelletti risponde all’attacco che il leader di Piattaforma Civica Francesco Onofri le rivolge dalle pagine del suo blog.

ECCO IL TESTO INTEGRALE PUBBLICATO SU BRESCIA PER PASSIONE:

Il consigliere comunale di opposizione Francesco Onofri critica pesantemente la mia scelta, condivisa dalla Giunta, di dotare la squadra di lavoro del Vicesindaco con delega all’Assessorato alla Cultura Creatività e Innovazione (la sottoscritta) di una figura di coordinamento delle attività e di interfaccia tra Comune e cittadini/associazioni/Enti.

Se avesse avuto la pazienza di guardare dentro la questione, e non la fretta di fare il fustigatore etico dei cattivi costumi, si sarebbe accorto che non solo non si pesa sulle tasche dei cittadini, ma che così si risparmia.

Vado con ordine.

È chiaro che per soddisfare le tante richieste d’incontro, la lettura delle centinaia e centinaia di progetti che in Loggia arrivano, ma soprattutto la volontà di dare risposte operative alle richieste che giungono dai bresciani la sottoscritta non é in grado di fare tutto da sola e soprattutto bene. Mi sto impegnando molto, dedico le mie intere giornate (sabati e domeniche comprese) all’attività in Loggia, ma il dono dell’ubiquità non mi é ancora stato dato (126 appuntamenti, 12 riunioni, 14impegni istituzionali, 32 tra visite e sopralluoghi nel periodo 8/7-25/9 2013). Per riuscire a “essere sempre sul pezzo”, per soddisfare in tempi accettabili le richieste più diverse che senza sosta giungono sulla mia scrivania, la lista della richiesta di appuntamenti pure, a fine agosto ho ritenuto di attivare uno strumento già utilizzato dai miei predecessori nelle varie legislature, l’art. 90 c.1 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), che così recita: “Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della giunta o degli assessori, per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni”, e identificare una persona capace di rendere operativo ed efficiente al massimo il lavoro che da vicesindaco e assessore devo svolgere.

Ho scelto di dare seguito all’opportunità offerta dalla legge in piena condivisione con la Giunta, nella consapevolezza che il Comune di Brescia (praticamente da quando esiste la norma),, ha sempre utilizzato l’istituto anche se con grande morigeratezza. Cosa che si continua a fare: rispetto all’Amministrazione precedente le assunzioni art. 90 si riducono da 2 a 1.

La mia ricerca, a differenza dei miei predecessori, non é stata lunga e soprattutto non ha dovuto lanciare lo sguardo molto distante. Quello che cercavo l’avevo lì davanti, già all’interno dell’assessorato.

Ho dato continuità contrattuale per 5 anni a una persona che da oltre 11 anni, con grande competenza, ha lavorato per il Comune sommando contratti a termine.

Si tratta di Laura Rossi, donna e quarantenne, una lunga esperienza a interfacciarsi con il mondo culturale e artistico della città e non solo (uno dei curatori tedeschi della mostra “Novecento mai visto” parlando di lei mi ha detto “tenetela stretta, difficile trovare una così brava. Ve la porterei via volentieri”), capacità di ascolto, grande organizzatrice, portata a risolvere i problemi e difficilmente a porli. Capace di muoversi con la stessa disinvoltura tra i depositi della Pinacoteca, le pratiche burocratiche, le sale di Santa Giulia e la fila di richieste dei cittadini che le giro ogni mattina.

Un curriculum, il suo, guadagnato sul campo con tanta pratica e molto impegno.

Fino ad agosto non conoscevo Laura, l’ho scelta solo per il suo curriculum e per il suo essere già perfettamente integrata nella struttura del Comune.

L’assurdità delle critiche che arrivano oggi é che Laura Rossi – che rispetta tutte le regole degli altri dipendenti ed ha gli stessi doveri – costa al Comune assai meno di quanto non sia costata negli ultimi anni, attraverso versamenti comunali, di altri enti e fondazioni di derivazione comunale per dare continuità a un lavoro prezioso per il settore cultura e per i musei.

Sottolineo anche che il costo dell’assunzione non è un’extra per le spese del Comune perché rientra comunque nei limiti di spesa generali per il personale previsti dalle norme vigenti: in altre parole, queste risorse sarebbero state spese per altre assunzioni.

Aggiungo che pure la catalogazione e conservazione del materiale museale deve molto e da molti anni a contratti a termine (eredità non solo di Paroli-Rolfi, ma ancora Corsini-Onofri per capirci), elemosinati nel tempo a enti e fondazioni che ci aiutano in questo modo a tutelare parte del nostro patrimonio artistico e monumentale.

Anche questo é bene che l’opposizione sappia e che magari ci aiuti a trovare soluzioni praticabili per avere la garanzia di avere musei scientificamente all’altezza.

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1 COMMENT

  1. "…126 appuntamenti, 12 riunioni, 14impegni istituzionali, 32 tra visite e sopralluoghi nel periodo 8/7-25/9 2013…"
    ACCIDERBOL I, SEMBRA UNA LAVORO VERO. OCCHIO CHE SCIUPA
    PS: MA SE UNA SI CANDIDA, POI NON METTE IN CONTO DI LAVORARE?

  2. . La vicesindaco sostiene che non c’e ‘ aumento di spesa perché la prescelta gia’ lavora come precaria. Orbene, se la si destina ad un altro incarico, con un fior di retribuzione, da dirigente scolastico, occorrera’ incaricare qualcuno di svolgere il lavoro che prima la stessa faceva. O no? Quindi i costi aumentano. O no? Inoltre mi chiedo se all’interno della pletorica macchina comunale non ci sia nessuno in grado di fare il lavoro al quale la signora sara’ destinata. Il ragionamento per cui anche altro lo fanno e’ il solito sragionamento dei politici, quello che muove la ripulsa dei cittadini nei confronti degli stessi. Due errori dello stesso segno non si elidono, ma si sommano. Cambiamo Il cervello, piu’ che l’aria.

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