Suicida per la crisi: strazio e incredulità tra gli “amici” di via Cremona

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Si è tolto la vita perché distrutto dalla crisi economica che aveva mandato in fumo tanti anni di lavoro dietro il banco di via Malta, dove Fabio, 53enne bresciano trovato morto martedì mattina nelle acque di uno dei laghetti del Parco Ducos Due di viale Piave, aveva investito tutta la sua vita.Fabio viveva con la moglie, insegnante, e i due figli nella casa di via Cremona.

La stessa via nella quale un anno fa un giovane padre di famiglia aveva compiuto l’estremo gesto dopo aver gettato dalla finestra i suoi due figlioletti. Una tragedia che gli abitanti della zona piangono ancora oggi, e alla quale oggi si aggiunge anche quella per la morte prematura di Fabio. “Siamo distrutti da questa nuova tragedia che ha colpito un’altra delle famiglie che abitano qui”, commenta una residente della zona. Commento in linea con quello espresso sulle pagine del Giornale di Brescia dal parroco di via Cremona, padre Ferrari, che fatica ad accostare gli ultimi ricordi di Fabio con quel terribile gesto: “Siamo talmente sconcertati che ci riesce difficile capacitarcene. Non c’era nulla che facesse presagire tutto questo, nelle scorse settimane aveva anche fatto lo speaker al torneo di calcetto”.

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1 COMMENT

  1. ora ha smesso di sopportare le inguistizie di uno Paese senza prospettive economiche di alcun tipo e tante bugie da raccontare

  2. lasciamo i giudizi morali a chi sta lassù…noi quaggiù dovremmo solo provare pietù per un gesto tanto estremo quantoterribile

  3. il povero comerciante. il povero lavoratore…la donna operaia … sono in crise invece,le politici e loro amici.e parente nn sono in crisi (…….) questa è la vera causa di questa tragedia sanza fine….

  4. Ma invece di continuare a dire che l’Italia e sul baratro perché noi che rappresentiamo lo stato come popolo insieme da veri italiani con le palle non li sbattiamo giù tutti sti. Parassiti al governo come ? Ribellandoci come ? Non si paga più mi dispiace per questa persona tanto so cosa significa non avere prospettive sono madre e credete o sopravvivo io o loro

  5. Occorre riconoscere quanto prima i segni di una depressione cosí grave e curarla. Ci sono persone più sensibili di fronte alle difficoltà che bisogna aiutare e curare. Ci sono terapie molto efficace adesso per la depressione.

  6. Difronte a tanti lutti ed ancor più numerose situazioni di garve disagio economico e sociale, non si vedono segnali di cambiamento o inversioni di rotta della politica. Bastava assistere ieri a ciò che accadeva in Parlamento e alle dichiaraizoni di voto per cogliere l’ennesima rappresentazione di una tragica farsa con la distanza tra cittadini ed istituzioni che si fa sempre più rilevante ed evidente. Tutti temono la deriva populista, ma lorsignori nulla fanno per evitarla.

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