La farfalla torna a volare: Vanessa Ferrari è argento ai Mondiali nel corpo libero

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La più forte ginnasta italiana di sempre. Lo dice il tecnico federale Casella, uno che ha visto da vicino, allenandole, centinaia di ragazze, e lo dice soprattutto il palmares strepitoso che l’atleta azzurra si è messo al collo, impreziosito ieri dall’argento nel corpo libero.

Ad Anversa la concorrenza era strepitosa. Le atlete americane e cinesi sono marziani, e sono tutte, o quasi, più giovani e fresche di Vanessa. Ma la "farfalla" un’altra volta ha stupito il mondo intero. Lo ha fatto dimenticando quella che molti hanno definito un’ingiustizia, il declassamento dal terzo al quarto posto nella trave di sabato, dopo l’accoglimento del reclamo statunitense che le ha come sfilato la medaglia di bronzo dal collo. Lo ha fatto forse anche per questo motivo, tirando fuori la rabbia emotiva che si è trasformata in energia e adrenalina che l’hanno spinta nei volteggi infiniti sul tappeto centrale. Sono passate sette stagioni dall’oro mondiale di Aarhus, una vita intera per una ginnasta, eppure Vanessa è ancora lì, sul tetto del mondo.

Entra in pedana, davanti a 18mila spettatori, come prima delle otto finaliste. L’emozione non gioca alcun brutto scherzo: Vanessa ripete sul tappeto tutti gli esercizi che Veronica Calini, coreografa della Brixia, le ha preparato. Poche, pochissime, le sbavature, giusto una all’inizio, ma è Casella ad ammetterlo, non non l’abbiamo vista. L’esercizio ottiene 14.633 punti, difficile superarli ma Vanessa trema ogni volta che le altre sette finaliste scendono in pedana dopo di lei. Solo una riesce a fare meglio, un marziano, Simone Biles, ancora lei. Ma questa volta non c’è nessun reclamo, nessuna squalifica, Vanessa torna sul podio.

La bresciana ai microfoni di Federginnastica: "Sono molto felice anche perché penso di meritarmelo dopo una serie di quarti posti. Mi è dispiaciuto per la trave, anche lì penso di essermi meritata il terzo posto. Ma non potevano farmela due volte nella stessa gara…". Prosegue l’atleta: "Poi ho pensato: non posso bruciarmi. Devo cogliere questa occasioni, i giudici me l’hanno fatta troppe volte". Le viene chiesto come fa ad essere ancora a questi livelli, alla sua età: "Non ho formule magiche per essere ancora qui. Se ti alleni puoi arrivare ai livelli. Non è detto che arrivi. Se non ti alleni, se non fai una serie di cose di sicuro non ci arrivi".

Ora tornerà a casa, magari festeggerà nel club a lei dedicato a Pievedizio di Mairano, ma poi di nuovo in palestra, perché il suo allenatore Casella ha altri obiettivi per lei. A 23 anni, con il suo talento, ci sono altre medaglie da prendersi.
(a.c.)

L’esercizio di Vanessa al Corpo Libero: clicca qui.

 

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