L’aria inquinata fa male al cuore. Letteralmente. Questo, in estrema sintesi, ciò che uscito dallo studio condotto a Savina Nodari dell’università di Brescia e presentato all’Acute Cardiac care congress 2013. Lo studio ha elaborato i dati dell’inquinamento atmosferico in città tra il 2004 e il 2007.
Secondo lo studio condotto da Savina Nodari esisterebbe un’associazione tra l’aumento delle Pm10 nell’aria e l’aumento dei ricoveri per episodi cardiaci. (sindrome coronarica acuta, insufficienza cardiaca acuta, aritmie ventricolari maligne e fibrillazione atriale) avvenuti a Brescia tra il 2004 e il 2007. Secondo la studiosa infatti all’aumentare di 10 microgrammi di Pm10 nell’aria aumenterebbero del 3% i ricoveri per problemi cardiaci. Un dato che non mancherà di allarmare tutti coloro che soffrono di cronicità cardiache, specie quando si vive in una delle città più inquinate d’Europa, dove ogni anno i limiti di superamento delle polveri sottili nell’aria sono tre volte maggiori rispetto a quelli imposti dalla comunità europea.
Ma le istituzioni stanno a guardare e basta?
TUTTE QUESTE COSE SI SANNO DA UNA VITA… COSA ASPETTATE A INTERVENIRE?
invece dal 2008 ad oggi ha fatto piu danni al cuore dei bresciani la crisi economica che le PM10 !!!