Strage di Urago Mella, i Marino colpevoli oltre ogni ragionevole dubbio

0

Vito e Salvatore Marino, i cugini trapanesi accusati del massacro di Urago Mella del 2006, dove furono uccisi l’imprenditore Angelo Cottarelli, la moglie Marzenna Topor e il loro figlio Luca, appena 17enne, meritano l’ergastolo. Le motivazioni di questa condanna a vita sono contenute in sessanta pagine depositate dalla terza sezione penale della Corte d’assise d’appello di Milano. La strage è nata per il degenerarsi della situazione. Per i giudici «chi brandiva una calibro 22 contro la testa di Angelo Cottarelli o di uno dei congiunti al fine di arrecare il massimo spavento possibile abbia inavvertitamente fatto partire un colpo. Ciò, a quel punto, impose un’esecuzione collettiva». Centrale anche il ruolo di Dino Grusovin, architetto triestino e accusatore dei Marino, che ammise di essere stato a casa Cottarelli quella mattina, ma legato al tavolo della cucina. Grusovin avrebbe mentito sul proprio ruolo, ma non sulla sua presenza in via Zuaboni. Certo è che Grusovin «facesse parte dei tre»: «non avrebbe avuto alcun motivo per esserci se non in compagnia dei Marino». 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome