Rivoluzione in A2A, fine del dualismo e vendita del 4% delle azioni

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I sindaci di Brescia e Milano sono d’accordo: dal 2014 A2A non sarà più un sistema duale ma i due comuni lombardi, che oggi detengono il 55% delle azioni, venderanno il 4% delle azioni e ci sarà un’amministratore unico per la società, con un cda molto più snello e un unico consiglio di gestione e di sorveglianza. Questo quanto deciso da Emilio Del Bono e e Giuliano Pisapia, rispettavamente primi cittadini di Brescia e Milano, che durante un incontro a palazzo Marino si sono dimostrati perfettamente d’accordo sul futuro gestionale della società partecipata. Secondo Del Bono “L’obiettivo è di liberare A2a dal sistema duale, un sistema farraginoso e non sempre trasparente, che non ha funzionato sempre come si immaginava”.

I due sindaci però hanno voluto precisare che la scelta di cambiamento non nderiva certo da una critica alla passata dirigenza che ha lavorato negli ultimi due anni.

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7 Commenti

  1. La critica non va alla dirigenza passata ? Allora, indirettamente, Del Bono e Pisapia criticano la consulenza costata cifre da capogiro proprio sull’adozione del sistema duale. Pregasi, difronte all’opinione pubblica, parlare di cifre esatte, fare i nomi dei consulenti e non limitarsi solo a stendere un velo pietoso sul passato. In difetto, sarà utile chiedere lumi nei rispettivi Consigli Comunali.

  2. ci risiamo, stendiamo un velo pietoso sulle scelte del "duale"??? si ma vorremmo conoscere quanto ci è costato, non solo per le consulenze stratosferiche,ma in ordine alla situazione creata nella operatività della Azienda, rimasta prima bloccata e poi sotto l’egidia di Milano…….il solito spreco di denaro ..ora non più pubblico…di cui nessuno risponderà.

  3. ridicolmente ridicoli: i costi delle consulenze (sono buono a chiamarle così) sono stati milionari,e sono pubblici. Basta cercarli, e si troveranno quelli di una famosa famiglia imparentata con un’altra famiglia,ecc. Adesso il titolo che farà?……vedremo

  4. Mi ha colpito, ad una recente tavola rotonda organizzata da Scelta Civica, sentir parlare Corsini della sua lunga esperienza di Sindaco (per dodici anni complessivi…) come di una cosa assai lontana, quasi sepolta nella sua memoria. Evidentemente, è più confortante sentirsi senatore e non già protagonista di dolorose pagine pubbliche come la svendita di ASM o il milirado di euro speso per il Metrobus. E in quanto al sistema duale non venne gestito come opportunità di ottimizzazione gestionale bensì come la succulenta spartizione di poltrone, nel nome dell’italica tradizione della politica come esercizio del potere fine a se stesso. E’andata così, purtroppo.

  5. Il sistema duale è solamente un modo per raddoppiare le poltrone (e i relativi compensi) e rimbalzare le responsabilità, particolarmente in voga nelle fusioni per non scontentare nessuno. Bene hanno fatto i due sindaci ad eliminarlo.

  6. Benissimo fa "uno a caso" a sottolineare che il sistema duale raddoppia le cariche, ma allora mi domando come mai è stato sostenuto fortemente dalla giunta Corsini , con Capra a tessere l’operazione,salvo poi oggi essere smentito ?? cosa significa ??non"eravamo" in grado di capire come funzionava allora il sistema ed abbiamo pagato una serie di professionisti per crearlo e poi oggi come un castello di carte cade tutto ??? Forse era meglio ragionare prima e non buttare a mare tutte quelle risorse di denaro e di uomini .

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