A Brescia 14.750 persone hanno il diabete e circa 4.300 non lo sanno

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Questi i dati che si ottengono proiettando nell’area bresciana le percentuali stimate per la Regione Lombardia. Solo due terzi, forse metà, dei casi di diabete sono diagnosticati. Il loro numero è in crescita a causa della sedentarietà, dell’obesità, della cattiva alimentazione e forse dell’inquinamento, così come per l’aumento del numero di persone anziane nella popolazione lombarda.

 

“Se ben gestito, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del sistema sanitario. Ma la persona con diabete deve avere accesso all’educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppi seri problemi al cuore, al cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della Sanità”, nota Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia. “Mentre i casi di diabete aumentano, 800 mila in più negli ultimi 10 anni in Italia, le risorse già insufficienti messe a disposizione dal Servizio Sanitario, diminuiscono. Questo pone le basi di un’emergenza sanitaria ed economica”.

Diabete Italia coordina la Giornata Mondiale del Diabete che cade il 14 novembre ma prevede eventi che si terranno in ogni provincia della Lombardia soprattutto il 9 e 10 novembre.

L’elenco completo si trova nel sito www.giornatadeldiabete.it.

Quest’anno la Giornata Mondiale del Diabete intende fare luce sulle reali proporzioni del problema diabete e spingere la Regione ad affrontarlo in modo appropriato, per esempio facendo riferimento al Piano Nazionale Diabete, redatto dal Ministero della Salute, sottoscritto dalle Regioni e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in febbraio. Il Piano disegna un modello ideale di assistenza completa e appropriata per ogni persona con diabete.

“Vogliamo che la Regione recepisca formalmente il Piano e soprattutto lo applichi”, spiega Elisabetta Lovati, Coordinatrice della Giornata Mondiale del Diabete in Lombardia. Per questo nelle piazze i cittadini saranno invitati a firmare una Cartolina che chiede all’Assessore alla Salute di fare la sua parte e appoggiare quanto persone con diabete, famiglie, medici e infermieri stanno facendo per prevenire e per gestire al meglio il diabete.

“Aumentano le persone con diabete ma il numero degli specialisti si riduce: i diabetologi andati in pensione non sono sostituiti, le strutture specializzate sono riassorbite dai dipartimenti di Medicina interna. Assistiamo a un degrado lento ma strutturale della offerta di cure specialistiche”, afferma Elisabetta Lovati. “La situazione sarebbe forse gestibile se in Lombardia funzionasse la gestione integrata, vale a dire la condivisione dell’assistenza fra Specialisti e Medici di Medicina Generale. “Ma dopo oltre dieci anni siamo ancora alle sperimentazioni. L’approccio ‘lombardo’ alle malattie croniche, i cosiddetti Creg non è ancora chiaro se funzionino o meno. Ogni Asl si muove in maniera autonoma puntando più a tagliare i presunti costi che non a dare una risposta adeguata”.

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