Lapide nera nel cimitero di Paderno, per i cittadini è da sostituire

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Una situazione complicata, che difficilmente sarà risolta senza scontentare nessuno. Di mezzo ci sono un regolamento comunale e una tradizione russa. Teatro della vicenda è il cimitero di Paderno Franciacorta. Protagonisti da una parte i cittadini e dall’altra una famiglia russa, con la madre residente a Paderno e il padre nella terra natìa. In mezzo, a mediare, il sindaco Antonio Vivenzi. 

Tutto è nato nel giorno della tragica morte in incidente in moto del figlio della coppia, il 22enne Anton Novgorodov. Dopo le esequie sua madre, rispettando la tradizione ortodossa del suo paese, ha fatto fare una lapide in marmo completamente nera. I familiari dei defunti tumulati vicino a questa tomba si sono recati dal primo cittadino chiedendo di spostare o cambiare la lapide, perché tutto quel nero "disturba". Il regolamento è dalla loro parte, e il sindaco ha dovuto contattare la madre del giovane defunto per spiegarle la situazione.

Ecco la lettera, riportata su Bresciaoggi nell’edizione odierna, che la donna ha scritto alla comunità di Paderno: «Sono una madre disperata. Due anni fa è venuto a mancare mio figlio di soli 22 anni in un incidente stradale in moto. Suo padre, che abita in Russia, ha deciso di realizzare in suo ricordo una lapide di marmo nero, così com’è tradizione in Russia quando un giovane perde la vita improvvisamente. Si tratta di una lapide di piccole dimensioni, non imponente né troppo vistosa; sulla parte anteriore vi è, sfumata nel marmo, la foto del visto sorridente di mio figlio.
Appena la lapide è stata collocata alcune persone di Paderno si sono lamentate col sindaco per il colore diverso dalle altre. Il Comune mi ha dato 30 giorni di tempo per cambiare il colore del marmo, se non lo farò entro il tempo prestabilito la butteranno giù. Ho chiesto consiglio anche al prete di Paderno, ma non mi ha ascoltato. Vorrei guardare negli occhi quelle persone che si sono lamentate vedendo il volto sorridente di mio figlio sulla lapide nera. Che fastidio dà loro? Perchè il suo volto sorridente è sul marmo nero? O perchè è straniero? Sono già distrutta dal dolore della perdita di mio figlio e in più la gente insensibile e senza cuore ha il coraggio di lamentarsi. Ho bisogno di aiuto per non far togliere la lapide dal cimitero di Paderno Franciacorta, se ciò dovesse accadere sarebbe come perdere di nuovo mio figlio».

Il sindaco ha dato tutto il tempo alla famiglia di decidere se cambiare la lapide o spostare la tomba in altro punto del cimitero non soggetto al regolamento. Peccato che la tradizione ortodossa non consenta di spostare i morti. 
(a.c.)

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1 COMMENT

  1. Ma lasciate in pace questa donna e il suo ragazzo, che possano essere rispettate le loro tradizioni!
    vorrei guardare in faccia chi chiede la rimozione della lapide e vedere la reazione se venisse loro chiesto di rimuovere le loro.

  2. forse è giusto che i nostri figli vadano in altri paesi più civili a cercare lavoro: quando torneranno si renderanno conto di quanto sono ignoranti e microcefali i loro famigliari

  3. Il dolore non ha colore, nero rosso verde o giallo , almeno in questo caso che ognuno possa fare ciò che vuole, se queste persone avessero la tristezza di questa donna non penserebbero certo al colore della lapide!

  4. Ma le persone che si sono lamentate vanno al cimitero a trovare i propri morti o a guardare il "panorama"? Soprattutto mi chiedo quanto siano incivili e presuntuose per arrivare a ad interpellare il sindaco perchè ordini ad una povera madre di ignorare la propria sensibilità e cultura per farli contenti.

  5. Questa donna chiede che vengano rispettate le tradizioni del suo paese, ma perchè non rispetta le tradizioni (e i regolamenti) del paese che la ospita?

  6. Il bigottismo di alcuni ( pochi ) cattolici non si ferma neanche davanti alla morte. Gravissimo e disumano , se vero come scritto, , il comportamento farisaico del prete.

  7. Margherita Hack era atea. E felice di esserlo. Di fronte al fanatismo cattolico, che fa il pari con il fanatismo islamico, meglio l’ateismo.

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