Parla il veterinario della “cascina degli orrori”: non c’entro, sono stati altri

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Si difende, grida la sua innocenza e accusa chi l’ha voluto colpire D. P., veterinario dell’Asl, sotto inchiesta dopo che nella sua cascina di Nuvolera, sono state trovate carcasse di animali morti e vitelli in condizioni non buone. L’uomo, segnalato dal Partito e poi nel mirino dell’Asl però si proclama estraneo ai fatti e in un’intervista al Corriere della sera dice: "L’orrore sta in quello che mi si è voluto fare". Il veterinario sostiene che dietro tutta questa vicenda ci sia qualcuno che vuole colpirlo: "La mia clientela parla per me. E chi mi conosce sa come mi comporto e come agisco" e sulla presenza delle carcasse e sulle condizioni dei vitelli si difende: "Guardi, io sono un veterinario della Asl, so bene come si tengono gli animali e tutto sarà chiarito nelle sedi opportune, così sarà finita questa persecuzione". E continua: "L’accusa peggiore che mi si poteva fare non sono state tutte quelle parole spese in libertà: “cascina degli orrori”, “non ho mai visto niente del genere”, eccetera, ma il maltrattamento degli animali. Accusarmi di una cosa del genere significa venire dalla luna solo per fare del male gratuito".

Sulle immagini circolate delle carcasse l’uomo afferma che qualcuno abbia messo quei cadaveri nella sua proprietà e che volesse spostarle, una volta viste, perché l’operaio a cui aveva chiesto di farlo non aveva ancora iniziato. "Faccio prezzi bassi, ecco perché do fastidio" ribadisce l’uomo che si dice fiducioso sul fatto che la giustizia farà il suo corso. 

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1 COMMENT

  1. è veterinario dell’ASL? è allevatore? è libero professionista? fa tutte e tre le cose insieme? boh, non ho capito molto…

  2. lui dice così, ma io so che mente spudoratamente. ha fatto l’eutanasia al mio cane, vecchio e ormai malato, senza fargli prima l’anestesia, anche se glielo avevo chiesto espressamente; quando mi sono resa conto mi ha risposto: "ha visto che non serviva?" sappiamo tutti che il cianuro paralizza i centri nervosi ma la coscienza resta intatta. io ho pianto una settimana intera per il dispiacere e il mio cagnolone lo ricordo ogni giorno, e mi sento io in colpa per come è morto. sono passati più di 10 anni. la mia attuale cagnolina non ha visto questo "dottore" nemmeno in fotografia, tanto voglio stargli alla larga!

  3. Chissà se si ricorda di Charlie, cucciolo di 4 mesi da lui giudicato "inadatto a vivere in appartamento" perché nato in campagna, e soppresso la sera del 21/11/2010 (meglio fare le cose la domenica notte vero? Così nessun le nota)…
    Peccato che ai quei clienti avesse sconsigliato di mettere il microchip, e quindi di non rendere identificabile il cane…altrimenti l’avrei denunciato e sarebbe stato radiato dall’albo anni fa..

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