Sciopero sindacati, in migliaia in corteo contro patto di stabilità e insicurezza sul lavoro

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«Oggi anche i lavoratori e pensionati bresciani scioperano e protestano, insieme ai tanti lavoratori e pensionati italiani che in questi giorni hanno aderito e partecipato alle iniziative che CGIL-CISL-UIL nazionali hanno indetto per contestare i contenuti della legge di stabilità che Governo e Parlamento stanno definendo. Una legge che giudichiamo insufficiente nel sostegno alle famiglie , insufficiente per sostenere il lavoro, poco coraggiosa nel colpire inefficienze dello Stato ed evasione fiscale e contributiva».

Inizia in questo modo il testo del documento che i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Damiano galletti, Enzo Torri e Daniele Bailo hanno consegnato questa mattina al prefetto al termine della manifestazione cittadina promossa dai tre sindacati in concomitanza con lo sciopero generale di quattro ore. In migliaia, nonostante la pioggia insistente, hanno partecipato al corteo partito da piazza Garibaldi poco dopo le 9 e conclusosi in piazza Paolo VI.

«Qui a Brescia, nella nostra provincia – si legge nel documento – abbiamo voluto mettere in evidenza fra i temi della manifestazione odierna anche il problema della sicurezza sul lavoro. Perchè Brescia in questi giorni ha visto una intollerabile crescita di infortuni mortali (18 dall’inizio dell’anno di cui cinque in soli quattordici giorni nel mese appena trascorso): non potevamo, non dovevamo tacere all’interno di questa grande mobilitazione questo tragico tema che parla di morti sul lavoro mentre rivendichiamo più occupazione. Il lavoro manca e mette in difficoltà le famiglie, la nostra economia».

La crisi a Brescia è stata forte, ha avuto e sta avendo un impatto pesantissimo sulle condizioni di vita di decine di migliaia di persone. Servono politiche finalizzate a creare lavoro e occupazione: politiche che purtroppo, nel testo di stabilità del Governo non ci sono. «La legge di stabilità deve trovare il coraggio di fare scelte precise verso chi sostiene il paese con il lavoro e con le tasse – sottolineano Cgil, Cisl, Uil nel documento -, deve restituire più soldi attraverso il fisco a lavoratori e pensionati. Dove reperire le risorse? «Introducendo l’obbligatorietà dei costi standard nella pubblica amministrazione – affermano i sindacati -, nella riduzione delle società pubbliche e degli enti inutili, con il blocco delle consulenze, la valorizzazione del patrimonio dello stato, tassando le rendite finanziarie armonizzandole alla media europea, destinando automaticamente le risorse derivanti dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale alla riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati».

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1 COMMENT

  1. SE i sindacati la smettessero di favorire l’arrivo in massa di bocche da sfamare da mezzo mondo forse ci sarebbero più risorse per le bocche italiane.

  2. piacerebbe sapere cosa hanno votato alle ultime politiche questi penisionati che hanno sfilato contro queste manovre finanziarie. Non mi stupirebbe più di tanto se scoprissi che i partiti più votati sono PD e PDL. Quindi ritengo da una parte lecito e comprensibile uno sciopero. però dall’altra resto molto perplesso sulle scelte fatte votando per l’enneisma volta per questi partiti . Ma ormai è troppo tardi. E come dico cinicamente in questi casi. Voi li avete votati e voi ve li ciucciate.

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