Presenza di diossina e pcb, in misura superiore al limite consentito dalla legge europea, nelle uova di 23 pollai tra Milano, Sesto San Giovanni e Monza Brianza, in 15 allevamenti di Cerro al Lambro e in 9 di Mantova e hinterland. Questi i risultati del monitoraggio promosso dal ministero della Salute in tutti i 57 siti inquinati di interesse nazionale ed entro la fine del 2013 arriveranno anche i risultati delle aree inquinate di Milano Bovisa, Pioltello-Rodano e Brescia-Caffaro.
L’allarme uova, riporta il Corsera, c’era già stato nel 2010, in diverse province. La colpa di quella situazione allarmante ai tempi, però, fu data a pratiche di allevamento sbagliate e non all’inquinamento delle zone. Sembra però che la stessa motivazione non regga a giustificare il caso di Ospitaletto, nel Bresciano, dove, per il terzo anno consecutivo, le uova sono risultate contaminate. Le galline dell’azienda agricola vicina all’acciaieria Isa, hanno covato uova contenenti livelli di diossina doppi rispetto ai limiti di legge europei: in questo caso è sempre più probabile che le diossine siano presenti nel terreno.
nel terreno? Sono allevate terra? Secondo me è il mangime