Sistemi idrici e fognari inadeguati: 85 comuni bresciani a rischio infrazione

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I sistemi di depurazione non a norma potrebbero costare multe salate per 85 comuni bresciani. A vigilare è la commissione europea per il mancato rispetto di una direttiva che risale al 1991. Come ricorda il Corsera già dal 2004 Bruxelles ha avviato una procedura d’infrazione nei confronti dello Stato italiano che potrebbe costare «multe» per 9 milioni di euro. In base a quello riferito dalla commissione provinciale Ambiente a Brescia sono 8 gli agglomerati urbani sotto controllo: Orzinuovi, Borgosatollo, Brescia (per Mazzano), Carpenedolo, Chiari, Flero, Montichiari e Paratico. Il più vicino ad essere sanzionato è Orzinuovi, mentre gli altri sette hanno ancora tempo per "aggiustarsi".

Oltre alla procedura di infrazione l’Ue ha anche messo in pre-contenzioso altri 77 agglomerati bresciani: 27 sembra si siano messi a norma nel frattempo, mentre 50 sono ancora a rischio sanzione se non verranno costruite reti fognarie e impianti di depurazione. Opere che costano e se a Orzinuovi sono anche partiti i lavori (costo 1,8 milioni) come a Chiari, Flero e Paratico, in Val Trompia mancano i soldi per il nuovo depuratore che costa  80 milioni.

La soluzione starebbe nella creazione di un gestore unico del servizio idrico integrato: per questo, per il 2014, si prospetta la fusione di Garda Uno e Aob2 (Cogeme), a cui sarebbe affidato il servizio idrico di tutta la provincia, compresa la Val Camonica. Ma un’altra voce pare mettere insieme A2A e Aob2 per creare un nuovo maxi gestore.

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