Mio marito non era un delinquente, aveva avuto un passato burrascoso ma aveva pagato: è stato in carcere 18 mesi, poi la sua vita era cambiata. Con queste parole rilasciate al Giornale di Brescia la moglie di Tiziano Stabile difende il marito ucciso da due colpi di pistola nella zona industriale di Bedizzole lunedì sera.
E’ vero, Tiziano ha pagato il suo debito con la giustizia per aver partecipato al sequestro, nel 1981, dell’orefice Mezzadri, di Rivolo Mantovano. Da allora mio marito – giura la vedova – aveva pagato e si era ripulito: era un papà amorevole e un uomo di casa. Cosa ci facesse quella sera nella zona industriale di Bedizzole, la moglie ancora non lo sa: Non so cosa facesse quasi ogni sera nel Bresciano, ma aveva una casa a Desenzano ed aveva tanti amici. Non so nemmeno chi gli volesse così male.