"La caccia è sotto tiro, i cacciatori diminuiscono ma gli attacchi continui giungono da ogni parte. Quella che è una passione legata alle tradizioni, al territorio ed alla cultura attraversa un vero accanimento". Così Alessandro Sala, consigliere regionale del Gruppo Maroni attacca l’emendamento promosso dal Pd che prevede l’aumento della tassa di concessione per le licenze di porto di fucile nazionale.
"Un mondo, quello venatorio che non ha paura di lottare, ma quando a Roma in merito alla legge di stabilità i senatori del PD De Petris, Uras e Cirinnà presentano l’emendamento n. 17.44 nel quale è previsto un aumento della tassa di concessione per le licenze di porto di fucile nazionale, allora dico che è un inconcepibile accanimento. Niente osservatori regionali, niente deroghe, banca dati presicci, e poi anche una vergognosa proposta di aumento di tassa? Non ne possiamo più. – continua Sala – Ho presentato la riforma della legge 26/93 perché sono convinto che ci sia la necessità di aggiornarla e difendo la caccia con tutto me stesso, ma basta tegole sulla testa! Saluto con piacere che il TAR oggi ha respinto il ricorso della LAC contro la Regione Lombardia per l’apertura dei roccoli, che perciò rimangono aperti e segnano un punto di merito al lavoro della Regione Lombardia".