Capitali per le imprese contro la crisi: siglati tre accordi tra Aib e istituzioni finanziarie

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Avanti tutta per far crescere le imprese bresciane soprattutto medio piccole che presentano potenzialità di sviluppo concrete. Vanno in questa direzione i tre accordi siglati ieri in Aib con altrettante istituzioni del mondo finanziario nazionale.

“Tre accordi che consolidano la sinergia tra Associazione industriale bresciana e alcuni tra i principali soggetti finanziari nel panorama nazionale con l’obiettivo di offrire una risposta alle imprese che cercano capitali, per reagire alla crisi e rilanciare la propria attività”.

Così il vice presidente di Aib per lo sviluppo d’impresa, Paolo Streparava, ha presentato la firma ieri in Associazione delle convezioni con Fondo italiano d’investimento, Finlombarda e Borsa Italiana per una più stretta collaborazione sul territorio, destinata a far conoscere e a supportare le imprese nell’utilizzo di strumenti finanziari offerti da questi soggetti.

“Strumenti finanziari aggiuntivi e non alternativi – ha precisato subito Streparava – proprio  per fugare un equivoco in cui spesso si tende a cadere: il capitale di rischio infatti  non è da intendersi come sostituto, bensì come complemento indispensabile allo sviluppo delle imprese. Ci auguriamo quindi che da questo lavoro di squadra possa arrivare un contributo significativo per avvicinare le aziende al mercato dei capitali, favorire un processo di cambiamento culturale ed organizzativo, incoraggiare processi aggregativi tra le pmi e promuovere lo sviluppo del mercato del private equity che non sembra ancora aver avviato un solido percorso di recupero rispetto al periodo pre-crisi, segno di come questo comparto di investimento risenta ancora dell’incertezza”.

Le intese (a breve la firma in Aib arriverà anche quella con Confidi Lombardia) sono state siglate ieri in via Cefalonia dal vice presidente Streparava con Gabriele Cappellini (ad Fondo italiano d’investimento), Barbara Lunghi (Head of small & mid caps Italy – Borsa Italiana) e Giorgio Papa (dg Finlombarda) all’apertura di un seminario, iniziato con i saluti del presidente di Aib, Marco Bonometti – che ha nel proprio programma cardini come  l’accesso al credito e la ricerca di capitali per imprese potenzialmente in crescita, incontro voluto per illustrare le possibilità offerte da questi operatori finanziari alle pmi nel tentativo di alleggerire la stretta creditizia in corso da tempo. 

Secondo il Private Equity Monitor, il 2012 si è chiuso con un valore aggregato nazionale di 81 operazioni. La Lombardia mantiene il primato, concentrando al suo interno circa il 38% degli investimenti totali, con il manifatturiero settore d’intervento privilegiato. Su scala nazionale, quasi il 50% delle imprese oggetto di intervento da parte del private equity ha un fatturato inferiore ai 30 milioni di euro e questo sta a significare che da business di nicchia, per poche aziende di grandi dimensioni, sta diventando uno strumento di sostegno tangibile anche per le pmi. Considerando il periodo 2005-2013, Brescia è fra le provincie più dinamiche, seconda soltanto a Milano, con 29 investimenti.

Al termine del seminario, spazio alle testimonianze di Emidio Zorzella (Antares Vision) e Fiorenzo Castellini (gruppo Castellini) le cui aziende hanno ottenuto positivi risultati in termini di sviluppo proprio grazie all’utilizzo degli strumenti finanziari aggiuntivi.

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