Cyberbullismo, sempre più diffuso e sempre più bassa l’età degli indagati

0

Il cyberbullismo è un reato, e anche grave. Diffuso anche a Brescia è un fenomeno in costante crescita che sfocia nella diffusione di materiale pedopornografico e nella diffamazione. Emma Avezzù, Procuratore capo dei minori di Brescia, racconta al Bresciaoggi come web, social e dispositivi elettronici abbiano cambiato i rapporti sociali.  Dal pubblicare foto spinte, magari per vendicarsi di una relazione finita, non è scherzo o vendetta, ma reato punibile dal codice penale, così come scrivere e diffondere calunnie su persone. Il problema è diffuso soprattutto tra i giovani, sempre meno controlaboili da genitori poco avvezzi alla tecnologia: da alcune indagini, per esempio, è emerso che immagini pedopornografiche «abbiano portato a degli adulti e poi si sia scoperto che erano i figli a scaricarle». Il Procuratore conferma che le segnalazioni arrivano più frequentemente dalle scuole e l’età di chi viene indagato dalla Procura dei minori è sempre più bassa. 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome